sabato 12 Ottobre 2024

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BORGOFRANCO – Candidatura a “Paesaggi terrazzati viticoli alle falde del Mombarone”

L’obiettivo è quello di promuovere il patrimonio paesaggistico, storico ed enogastronomico dell'Anfiteatro Morenico di Ivrea d’accordo con gli altri comuni del territorio

BORGOFRANCO – Il Comune ha presentato un dossier di candidatura, in accordo con i comuni di Carema, Settimo Vittone e Nomaglio, presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per essere inserito all’interno del “Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici e delle Pratiche Agricole e Conoscenze Tradizionali”.

Il progetto per l’inclusione del territorio viticolo terrazzato del comune di Borgofranco di Ivrea nell’area candidata, è stato approvato con la delibera del 19 aprile scorso, compresa l’integrazione alla scheda denominata “Summary Information”, funzionale ad avviare l’iter di candidatura dei paesaggi dei comuni al prestigioso riconoscimento GIAHS (Globally Important Agricultural Heritage Systems) della FAO, una volta che il territorio sarà iscritto al Registro Nazionale.

L’Unione Montana Mombarone ha già incaricato un Agronomo specializzato in Architettura del Paesaggio per la predisposizione del dossier definitivo di candidatura al Registro Nazionale ed alla redazione della scheda Summary Information.

Già nel 2018, era stata preparata la scheda di pre-candidatura per i paesaggi terrazzati viticoli nel territorio dei comuni di Borgofranco di Ivrea, Carema, Nomaglio e Settimo Vittone, nella Città Metropolitana di Torino, con un’estensione di 509 ettari .

Tale paesaggio fa parte di un più grande ambito paesaggistico, ovvero l’Anfiteatro Morenico di Ivrea, così come definito dall’ambito 28 del Piano Paesaggistico Regionale della Regione Piemonte (PPR), del quale il territorio in oggetto occupa la porzione più a Nord, nel versante caratterizzato da un’esposizione favorevole allo sviluppo della viticoltura.

Le principali minacce del paesaggio tutt’ora persistono e sono legate a tutti quei fattori che in modo più o meno diretto concorrono all’abbandono degli stessi, la difficoltà alla meccanizzazione delle colture, il progressivo invecchiamento delle comunità contadine, i processi di polverizzazione fondiaria e l’esodo dalle campagne.

Per prevenire l’abbandono ed il deturpamento del territorio, il Piano Paesaggistico Regionale del Piemonte prescrive il mantenimento di tutti gli elementi di forte caratterizzazione identitaria, come ad esempio, i “pilun”. Proprio a proposito delle colonne in pietra che sostengono la pergola, il comune di Carema ha promosso un piano di recupero triennale (2005-2007) che ha permesso di restaurare e recuperare più di 150 colonne.

Negli stessi anni ha realizzato un percorso turistico, oggi molto apprezzato, immerso nei terrazzamenti, denominato “Sentiero dei Vigneti”. Per quanto riguarda la sentieristica, è necessario segnalare che anche gli altri Comuni interessati dalla candidatura hanno provveduto negli anni a promuovere una rete di sentieri capaci di tutelare il territorio, attraverso la continua manutenzione dei percorsi storici e, in definitiva, dei terrazzamenti.

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