IVREA – Il 21 aprile è stato presentato “Villa Rossi, un progetto dell’Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti in un sistema di restauro e riuso del patrimonio”, in via Jervis al Visitor Centre Unesco ed in diretta online, tramite Zoom.
L’evento, patrocinato dal Comune di Ivrea e di Banchette, da Unesco-Ivrea Città industriale del XX secolo e dall’Associazione Archivio Storico Olivetti, è iniziato con un’introduzione di Marcella Turchetti dell’Associazione Archivio Storico Olivetti e Andrea Longhi, direttore di “Atti & Rassegna Tecnica della società degli ingegneri e degli architetti in Torino”. Erano presenti anche Antonio Mazza, Sindaco di Banchette e Stefano Sertoli, Sindaco di Ivrea che hanno preso parola per i saluti istituzionali.
Successivamente Renato Lavarini, capo di Gabinetto della Città di Ivrea e coordinatore del sito UNESCO, ha moderato e introdotto la tavola rotonda, composta da Enrico Giacopelli, architetto e autore, Paolo Galuzzi, direttore di “Urbanistica” (rivista dell’INU diretta dal 1949 al 1952 da Adriano Olivetti), Cristina Natoli, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino.
Oggetto del dibattito tra i partecipanti, un articolo dell’architetto Enrico Giacopelli, dal titolo “Quattro ville dell’Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti. Tra architettura e prodotto industriale”, che ricostruisce un frammento della storia della costruzione della Ivrea olivettiana, attraverso la narrazione del processo di progettazione “seriale” e di costruzione di quattro ville dell’architetto Emilio A. Tarpino (UCCD), con particolare attenzione al caso di Villa Rossi, progetta nel 1959 e il 1961.
Si tratta di un percorso di studio significativo per la valorizzazione del patrimonio architettonico olivettiano che evidenza esempi di restauro degli edifici in una prospettiva di salvaguardia attiva, combinando un sistema di azioni integrate come la ricerca storica e l’indagine sul campo, la cura e l’esecuzione di azioni nel cantiere.
Dalla presentazione del fruttuoso contributo i partecipanti hanno dato vita ad un’ulteriore riflessione sul complesso e ampio tema della conservazione del patrimonio architettonico, a varia scala, del sito Unesco di Ivrea e alla necessità di fondere competenza e approfondimento di conoscenze, a guida dei progetti di restauro e riuso dei beni che insistono sul nostro territorio.
In particolare l’Associazione Archivio Storico Olivetti intende porsi come istituzione culturale volta a promuovere la creazione di una rete operativa che possa lavorare per la ricerca e la riflessione storica, la conservazione e la valorizzazione, la promozione e la gestione dello storico patrimonio (Unesco, ma non solo) e del territorio, anche molto oltre i confini dell’eporediese.