LEINI – Da fiore all’occhiello a progetto sospeso, morto e poi ripartito con qualche difficoltà. Il tutto nel giro di pochi giorni.
Destino travagliato, quello del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, almeno per quanto riguarda i suoi primi passi. Insediato in pompa magna attorno alla metà di dicembre, con l’investitura degli eletti, del sindaco, di assessori e consiglieri, davanti ad un pubblico costituito, com’è giusto che sia, da genitori emozionati, già pochi giorni dopo sembrava “crollare” davanti ad un problema legato alla privacy dei partecipanti. Tanto da far dire ai due plessi scolastici, a seguito di una riunione tra le varie parti per mettere a fuoco la situazione del trattamento dati dei partecipanti in cui non era stata trovata una soluzione soddisfacente, che il progetto era da considerarsi sospeso, in un caso, se non addirittura morto, nell’altro.
Poi le vacanze natalizie, come la notte, hanno portato Consiglio, e il sindaco Pittalis ha sbloccato la situazione, prendendo carta e penna e scrivendo alle famiglie dei giovani consiglieri: «Vi ringrazio ancora per l’entusiasmo dimostrato e il sostegno riconosciuto ai vostri figli per questo importante percorso di crescita. In occasione della convocazione della prima seduta vi era stata consegnata e fatta firmare una informativa privacy: allo stato attuale, per consentire la prosecuzione delle attività della Giunta e del Consiglio è indispensabile procedere con la richiesta delle autorizzazioni privacy per tutte le fasi successive del progetto», illustrando poi le modalità con cui risolvere il problema.
Senza riuscire ad evitare, però, le critiche del consigliere di “Progetto Leini” Francesco Faccilongo: «È triste constatare come l’Amministrazione Pittalis non riesca ad affrancarsi da quest’aura di gaffeuse incallita. Ormai abbiamo perso il conto delle topiche che caratterizzano il mandato, sempre più accidentato, del sindaco: dall’ouverture del programma “copia e incolla” alle delibere di maggioranza presentate e poi ritirate dalla maggioranza stessa; dai testi dei regolamenti zeppi di refusi presentati in Consiglio per l’approvazione alla votazione di provvedimenti da parte di Consiglieri in conflitto di interessi a loro insaputa; dalla convocazione di Consigli con date errate alle votazioni da ripetere perché la Presidente del Consiglio non si accorge che manca uno degli scrutatori deputato alla verifica della votazione stessa alle mancate risposte degli assessori su questioni relative a delibere presentate dalla loro maggioranza. E ci fermiamo qui per non abusare della pazienza del lettore. Insomma è chiaro che il sindaco Pittalis sia oramai, e suo malgrado, l’incarnazione di un re Mida alla rovescia: ciò che tocca avvilisce e si trasforma in parodia di ciò che avrebbe dovuto essere. E difatti la pur meritoria instaurazione del Consiglio dei ragazzi e delle ragazze è iniziata col piede sbagliato. Per carità, al momento pare una mera svista procedurale e non politica, anche perché in relazione a tali tematiche, quelle di carattere generale, di merito e strategiche, politiche appunto, questa maggioranza ha già fornito abbondanti e non contestabili prove di totale incapacità. Speriamo che, nonostante tutto, ossia a dispetto dell’insipienza di questa maggioranza, i giovani leinicesi riescano a maturare un’esperienza politica positiva per il paese e per sé stessi».
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