sabato 22 Marzo 2025
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PIEMONTE – Gli infermieri piemontesi chiedono risposte o inizierà la protesta

Coppolella: “Chiederemo di incontrare la Giunta Regionale per avere risposte e avanzare richieste, in assenza delle quali avvieremo iniziative di lotta e di protesta che non si fermeranno fino a quando non avremmo risposte adeguate, senza escludere una o più giornate di sciopero regionale”

PIEMONTE – Minacciano la protesta, gli infermieri piemontesi. Ad annunciarlo è Francesco Coppolella Segretario Nursind Piemonte.

“Siamo alla vigilia di una quarta ondata che grazie ai vaccini sarà fortunatamente meno problematica e, visto le nuove norme, alla vigilia di una nuova accelerazione delle vaccinazioni di massa, oltre ad essere impegnati nel recupero delle prestazioni. Non si farà attendere tra l’altro la stagione influenzale che inciderà sul settore dell’emergenza , dei pronto soccorso e dei posti letto. Quest’ultimi si chiede di aumentarli senza che si possa poi incrementare il personale.

Gli infermieri sospesi, seppur una percentuale minima, ma comunque importante, non sono stati sostituiti visto che non si possono fabbricare e non basteranno certo le proroghe dei contratti che serviranno ad evitare il disastro non certo a migliorare la situazione.
Aggiungiamo una condizione disperata di ricerca di risorse nel privato e nelle RSA

Non è finita e non lo sarà per ancora un bel pezzo e di fronte a tutto questo molti colleghi di diverse aziende non hanno ancora neanche visto l’indennità di malattie infettive di prima e seconda ondata.
Una presa in giro che grida vendetta.

Per andare avanti ci sarà bisogno di ulteriore sacrificio, di riposi saltati, di ore di lavoro straordinarie e di prestazioni al di fuori dell’orario di lavoro. Ci sarà bisogno di grande disponibilità che sino ad oggi non è mai mancata nonostante sono stati minimi, se non assenti, i segnali di attenzione e riconoscimento verso una professione fondamentale come la nostra.

Gli infermieri sono sempre gli stessi e anche le annunciate stabilizzazioni e gli eventuali concorsi non serviranno senza una strategia organizzativa di riconoscimento e di investimenti regionali.

La regione ha investito tante risorse a chiunque decidesse di muovere anche solo un dito per dare un contributo. Manca un investimento per gli infermieri, coloro i quali, insieme ad altri ma più di altri, ci hanno permesso e ci permetteranno ancora una volta di andare avanti.

Chiederemo di incontrare la Giunta Regionale per avere risposte e avanzare richieste, in assenza delle quali avvieremo iniziative di lotta e di protesta che non si fermeranno fino a quando non avremmo risposte adeguate, senza escludere una o più giornate di sciopero regionale.”

Torino protesta infermieri nursind 4
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