AGLIÈ – L’alto numero di visitatori e soprattutto l’alto indice di gradimento dimostrato nei confronti della mostra curata da Marco Peroni “Lettera 22. La macchina per leggere Olivetti”, il Comune di Agliè (che ha voluto e finanziato la sua realizzazione), tutti i partner impegnati (fra i quali l’Associazione Archivio Storico Olivetti e il Laboratorio Museo Tecnologic@mente – Fondazione Natale Capellaro) e il Castello Ducale di Agliè hanno deciso di comune accordo di estendere l’apertura della mostra fino a domenica 29 maggio 2021.
Si tratta di una notevole soddisfazione per tutti coloro i quali si sono adoperati per arricchire l’offerta culturale del borgo canavesano con questo contenuto, che racconta il successo internazionale della meravigliosa Lettera 22 a pochi passi dagli stabilimenti in cui venne per lungo tempo costruita. Se il racconto per parole, imagini e prodotti immaginato da Marco Peroni restituisce nel complesso l’originalità dell’esperienza olivettiana, dove le macchine diventano “voci” di una grande storia, è anche vero che esso restituisce al Canavese un giusto protagonismo. Si è spesso indagato il contributo dato dalla Olivetti alla crescita del territorio, molto meno il contributo del Canavese alla nascita di una fabbrica tanto particolare. Forse è questa una delle ragioni che rendono la visita particolarmente piacevole e “intonata” al territorio circostante, che si ammira dalle finestre della Galleria in cui la mostra è allestita.
La mostra sarà visitabile presso il Castello di Agliè dal venerdì alla domenica, fino al 29 maggio 2021, in orario 9-18 (Prenotazione obbligatoria: drmpie.aglie.prenotazioni@beniculturali.it; 0124 330102. Prezzo del biglietto: 4€)
All’esterno del Castello sarà presente un bookshop con libri e gadget dedicati, mentre il fascino della Lettera 22 ispirerà le vetrine del borgo alladiese
“La macchina per scrivere più famosa del mondo viene qui celebrata con una capriola che ci pare divertente e, ci auguriamo, utile a evitare l’aspetto più noioso delle celebrazioni, ossia le celebrazioni stesse. -Dichiara il Curatore, Marco Peroni – Ecco che la Lettera 22, “la macchina per scrivere Olivetti”, diventa per noi “la macchina per leggere Olivetti”. L’occasione cioè per risalire, dalla bellezza del prodotto, alla bellezza di una vicenda industriale entusiasmante, quella olivettiana appunto, tempestata dalle idee e dalle visioni, ricca di valori senza tempo. In questa nostra piccola ma ragionata mostra, la Lettera 22 non sta su un piedistallo per essere esibita, ma è rimessa al lavoro. Essa non può più aiutarci a scrivere, lo sappiamo bene: ma può aiutarci a leggere. Che cosa, di preciso? Più che la storia dell’azienda – la cronologia dei fatti, il cambiamento degli organigrammi, il divenire dei bilanci – la sua diversità, i motivi per i quali può ancora essere d’ispirazione per il nostro presente e per nostro il futuro”.
La mostra in oggetto si compone di quattro sezioni.
Una sala introduttiva, volutamente sgombra, in cui compaiono tre macchine per scrivere che ci raccontano, davvero brevemente, i tre successivi slanci che hanno reso possibile il capolavoro Lettera 22: la M1 di Camillo Olivetti, come testimone dell’atto di volontà del Fondatore dell’azienda, delle sue capacità di capitano che fa nascere una grande storia industriale; la MP1 voluta da Adriano Olivetti, la prima portatile che inaugurava, mediante la nuova produzione in serie, gli ampliamenti moderni delle Officine ICO; la Studio 42, come prodotto in cui per la prima volta si manifestarono in tutto il loro potenziale le opportunità di un rapporto vivo e stretto tra impresa e arte.
Una galleria in cui sei macchine Lettera 22, nei loro colori ufficiali, campeggiano al centro di altrettante isole narrative; ogni isola è dedicata a un tema, di modo che, tutte insieme, esse ci possano accompagnare in un viaggio nella vertigine olivettiana. Il racconto di ogni isola è integrato con la riproduzione di fotografie e documenti d’epoca trattati, prima ancora che come reperti di un tempo passato, come semi per coltivare il campo di un domani luminoso. Li si trova per questo non nella loro versione originale, sotto teca, come in un museo che li conserva; ma ordinati, elaborati graficamente, resi parte di un discorso che li esalta.
Un racconto a fumetti del pensiero di Adriano Olivetti, tratto dal libro del curatore Marco Peroni (disegnato da Riccardo Cecchetti e pubblicato da Edizioni BeccoGiallo nel 2012, Premio Miglior Sceneggiatura al COMICON – Festival Internazionale del Fumetto di Napoli).
Un corredo di 35 stampe di pubblicità della Lettera 22, quale esempio lampante dell’originale potenza comunicativa della Olivetti negli anni del suo massimo splendore, a cura di Olivetti per tutti e Associazione Archivio Storico Olivetti.
