CASTELLAMONTE – L’Associazione Commercianti “Arte e Commercio”, ha preparato a tavolino un programma per il rilancio della città e del commercio, a firma del Presidente Carlo Tesolin, rivolto a chi si siederà a Palazzo Antonelli nei prossimi cinque anni.
Lo pubblichiamo qui integralmente:
“Da molti anni la nostra Associazione, seppur con poche risorse economiche, cerca incessantemente di coordinare, costruire e collaborare per la riuscita di eventi e manifestazioni nella Città di Castellamonte.
Negli ultimi dieci anni alcune manifestazioni hanno portato buona affluenza di pubblico.
Altre sono sicuramente da migliorare e da perfezionare, certamente in questo momento di difficoltà nazionale abbiamo anche noi perso molto smalto e fiducia nei nostri mezzi.”
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“Il territorio di Castellamonte ha bisogno certamente di ricompattarsi, il colpo piu duro è stato la “perdita” dell’Associazione Turistica Proloco, che negli ultimi anni ha permesso anche a noi la realizzazione di molti eventi.
Non c’è dubbio che la Città di Castellamonte debba avere al più presto la forza e il desiderio di ricomporre questa Associazione. Da parte nostra resta invariata la disponibilità e la voglia per una concreta collaborazione.
La nostra Città, forte dei suoi 10.000 abitanti, è l’unica realtà dove non esiste un evento stagionale enogastronomico, una sagra per intenderci, che nella Città della Ceramica non può mancare.
Abbiamo le nostre tofeie, mi pare doveroso provare a realizzare una volta per tutte “la sagra della tofeia”; chiunque abbia a cuore le sorti di questa Città dovrà cominciare a pensarci seriamente.
Castellamonte ha vissuto i suoi migliori anni ed una elevata visibilità con la Mostra della Ceramica.
Non era mai stata trascurata od oscurata la parte commerciale dell’evento, perché oltre a cultura ed arte, si portavano a Castellamonte tutti i produttori di ceramica, vasellame e derivati che con le loro esposizioni al pubblico, non solo riempivano le piazze, ma portavano a Castellamonte numeri importanti di visitatori da tutta italia e dall’estero.
Qualcuno dirà che i tempi sono cambiati, ma in tutte le Città della Ceramica d’Italia si è dato sempre continuità alla cultura, all’arte, al commercio ed all’artigianato.”
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“A Castellamonte è ora di ricominciare da subito a ricomporre questo “puzzle ceramica”, senza dare troppo ascolto a coloro che da sempre sono contrari a valorizzare la parte commerciale e vogliono scindere la parte artistica dalla componente commerciale ed artigianale.
Se la Mostra della Ceramica continuerà ad essere solo improntata su forme d’arte, seppur importanti, i numeri di pubblico nelle date di realizzazione, qualunque esse siano, saranno sempre pessimi e ridotti al lumicino.
Negli anni cultura e commercio non hanno mai viaggiato di pari passo durante la Mostra della Ceramica, ed è un peccato. Non dovrebbe succedere in un paese che si rispetti come Castellamonte, nessuno può negare l’evidenza dei fatti; mai un evento insieme, mai una riunione insieme, mai un confronto.
Per molti anni la Mostra della Ceramica ha goduto di affluenze di pubblico soltanto grazie alle manifestazioni realizzate dall’associazione commercianti, dall’assessorato al commercio e dalla proloco locale.”
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“Passati sempre in secondo piano sui giornali locali che esaltavano le presenze in Città per l’apertura o chiusura della mostra, cose assolutamente non veritiere; senza le manifestazioni collaterali del commercio a Castellamonte sarebbero sempre venuti i soliti critici d’arte, un centinaio di persone all’inaugurazione ed alla chiusura.
Costruttivo sarebbe creare finalmente il mercato della ceramica, quello che negli anni ’80 portava a Castellamonte migliaia di visitatori per acquisti anche poco costosi; non solo nelle bancarelle situate in tutte le nostre meravigliose piazze, ma dentro i negozi della Città.
Negozianti ai quali, noi come associazione, non chiederemo più di rimanere aperti con orari prolungati o festivi per tutta la durata della mostra, per il modo in cui viene gestito l’evento ceramico, isolato a sè stesso e senza visitatori.
Mi soffermo ulteriormente sull’evento Mostra di Castellamonte perché nell’anno 2020, dopo continue proposte da parte nostra, nessuno ha capito che di arte e cultura la nostra Città non campa. Bisogna smettere di rendere l’evento focalizzato in quattro mura, senza commercio ed artigianato .
Gli amministratori dovranno gestire con fermezza e polso la situazione, mettendo da subito in agenda un incontro con tutte le Associazioni culturali, della ceramica, il commercio e le società di Mutuo Soccorso presenti in tutte le frazioni del territorio.
Importante sarebbe avere sempre un referente al commercio o assessore al commercio dal primo giorno operativo, invece, per anni, si è sottovalutato questo assessorato, con risultati deleteri per tutti noi. Auspichiamo che l’assessorato al commercio abbia la stessa importanza della cultura o della viabilità.
Sono anni che l’Associazione Commercianti invoca a gran voce una sede presso le strutture comunali, senza avere ottenuto nulla. Sede concessa a molte associazioni, di altra natura tranne che a noi.
Mi auguro che in futuro qualcuno senta il dovere di convincersi che un minimo di attenzione e importanza il commercio locale lo meriterebbe.
Chiunque avrà il compito di amministrare questo paese, se avrà la voglia ed il desiderio di confrontarsi per far rifiorire il commercio, avrà in noi ottimi alleati, pronti a costruire, a proporre, ma soprattutto a combattere fortemente per le idee che abbiamo elencato in questo nostro messaggio di speranza.
Chiunque avrà voglia di incontrarci per conoscere approfonditamente le nostre richieste e le nostre proposte è il benvenuto. Sappiamo con certezza che per realizzare questi progetti ambiziosi ci sarà da lavorare, e non poco. Noi come associazione ed associati metteremo le nostre forze come sempre abbiamo fatto. Chiunque sarà preposto all’assessorato al commercio, il Sindaco e tutti gli amministratori si preparino, perché dopo anni di proposte mai avverate non aspetteremo un altro mandato per realizzare progetti che si potevano definire da molto, moltissimo tempo.”
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