PIEMONTE – “Settimana cruciale per il Piemonte”.
È quanto ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, nel corso della videoconferenza odierna, circa la data del 4 maggio come inizio della fase 2.
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“Guardiamo con speranza alla data del 4 maggio, che dovrà essere confermata – ha affermato – perché le regole e i tempi li dettano l’emergenza sanitaria. Ecco perché questa settimana sarà cruciale per il Piemonte. Il valore assoluto dei nuovi contagi ogni giorno è ancora importante, ma registriamo un calo di chi inizia ad ammalarsi e una costante riduzione dei ricoverati in terapia intensiva. Questo significa che il percorso che stiamo compiendo è corretto”.
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Quindi ha parlato del misure economiche che verranno messe in campo dalla Regione, contenute nel decreto “Riparti Piemonte” che verrà approvato la prossima settimana e che stanzia 800 milioni di euro. “Dobbiamo fare in modo che la liquidità necessaria arrivi nelle tasche di chi ne ha bisogno. Si tratta di 220 milioni di fondi regionali e delle risorse dei fondi europei non ancora impiegati o che non sono stati ancora rimodulati. Entro la metà di maggio, se il Consiglio regionale lo approverà in tempi rapidi, potrà essere operativo. Sarà anche un piano che andrà anche in direzione della semplificazione burocratica e che si baserà sulla fiducia che la Regione ripone nelle capacità dei piemontesi. Sto dando risorse pubbliche alle persone giuste, ad un tessuto imprenditoriale che ha bisogno di liquidità.”
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Cirio ha altresì sottolineato che il primo articolo del disegno di legge conterrà “uno stanziamento di 55 milioni per il personale sanitario. Un indennizzo straordinario per chi in queste settimane ha combattuto in prima linea il Coronavirus. Lo Stato ha messo 18 milioni, noi li portiamo a 55 usando fondi europei. Non credo che siano sufficienti per ringraziarli, ma è un segnale che volevamo dare. Giovedì avremo un incontro con i sindacati di categoria per stabilire le modalità attuative”.
L’assessore alle Attività produttive, Andrea Tronzano, ha sostenuto durante la videoconferenza che “la Regione sta svolgendo la funzione di regista verso le buone idee presentate in questi giorni dal sistema economico, che ha contribuito alla stesura delle linee guida adeguate alla ripartenza”, ha chiarito che “il modello Piemonte non può sostituirsi a quello del Governo, ma non dimenticherà nessuna categoria economica e sociale”, ed ha anticipato che ci saranno anche disposizioni per rendere il Piemonte autonomo nella filiera che riguarda la produzione dei dispositivi di produzione individuale.
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Gabusi ha anche parlato delle tempistiche di consegna dei 5 milioni di mascherine commissionate dalla Regione: “Entro il 4 maggio ne distribuiremo 2 milioni di mascherine, gli altri 3 milioni entro l’11 maggio. La scelta di darle ai Comuni deriva da un fitto confronto con gli stessi enti e ci consentirà di farlo in modo rapido. Ad oggi posso dire che siamo l’unica Regione che distribuirà mascherine riutilizzabili a tutti i suoi cittadini”.
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