lunedì 7 Luglio 2025
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IVREA – Confindustria Canavese illustra le attività messe in atto per supportare le associate

In questo delicato momento per il sistema produttivo

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IVREA – Confindustria Canavese, fin dalle prime fasi dell’emergenza Coronavirus, ha messo in atto un’intensa opera di supporto e vicinanza nei confronti delle proprie associate.

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In queste settimane l’Associazione che rappresenta le aziende del Canavese è riuscita ad assistere tutti gli Associati, mettendo nelle condizioni di poter lavorare le Aziende che disponevano dell’Ateco autorizzato e seguendo tutte le altre nelle complesse procedure di gestione della sospensione dell’attività. I settori produttivi industriali sul territorio sono moltissimi e parecchi di questi si sono fermati già intorno al 20 di marzo. Molte delle aziende che hanno dovuto fermarsi hanno fatto richiesta della Cassa integrazione: i dati raccolti fino a oggi indicano che delle oltre 300 Associate a Confindustria Canavese 157 (per un totale di circa 7757 addetti) hanno chiesto il sostegno all’Associazione per fare ricorso alla Cassa Integrazione. Per contro, ci sono aziende che non hanno mai interrotto la produzione o che ne hanno attivata soltanto una parte, ma si tratta nella maggior parte dei casi di aziende che stanno lavorando al 20-30%. Un dato importante che indica quanto siano a rischio le prospettive di crescita industriali del territorio e quanto siano necessari interventi urgenti che rimuovano le situazioni di blocco operativo e produttivo delle imprese e permettano di non compromettere la tenuta economica locale.

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Venerdì scorso Confindustria Piemonte ha inviato una lettera al Presidente Cirio con la quale le Confindustrie piemontesi hanno proposto la possibilità di effettuare un’apertura parziale per il periodo dal 13 aprile al 4 maggio, lavorando per definire un accordo con la Regione e con le Organizzazioni Sindacali regionali che preveda le modalità per usufruire di tale possibilità. L’accordo potrebbe, ad esempio, riservare priorità alle aziende esportatrici e prendere in considerazione anche rientri parziali del personale, a turni e con esclusione di particolari fasce di età. L’obiettivo è quello di arrivare al 4 maggio con una riapertura totale delle attività industriali chiaramente con l’applicazione di tutte le misure volte a prevenire il diffondersi del contagio

“Siamo tutti consapevoli dell’emergenza sanitaria che arretra molto lentamente e tutti vogliamo tutelare la salute e la sicurezza dei nostri lavoratori, ma sappiamo anche che possiamo garantire loro condizioni di lavoro sicure nel pieno rispetto delle norme”, dichiara Patrizia Paglia, presidente di Confindustria Canavese. “In questo momento le aziende in generale sono i luoghi più sicuri in cui operare perché ci sono delle disposizioni di legge che prevedono che i datori di lavoro debbano dare un pacchetto sicurezza. Bisogna avere fiducia nella capacità che hanno le aziende di lavorare perché tutti gli imprenditori sono consci sia dell’importanza della salute sia dell’importanza di poter lavorare. Al presidente Cirio è stato riportato un messaggio di grande alleanza della fabbrica alle normative stringenti in campo sanitario. Il settore automotive è in fermento perché gli stabilimenti esteri di alcune case produttrici lavorano e quindi è logico che anche in Italia ci sia una forte spinta a cercare di trovare delle aperture. In tutto questo Confindustria Canavese ha l’importante ruolo di dare fiducia ai lavoratori e di dare ai datori di lavoro gli strumenti necessari per aumentare questa fiducia nelle persone che lavorano”.

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Per quanto riguarda la Fase 3, quella che rappresenta il futuro, la presidente Paglia spiega che l’Associazione ha attivato i propri esperti soprattutto in merito alla materia bancaria. Lo Stato, infatti, sta cercando di dare tutto l’aiuto disponibile alle imprese italiane, ma questi aiuti non possono essere gratuiti, hanno dei costi. L’obiettivo è quello di coinvolgere tutti gli Istituti bancari del territorio e promuovere un incontro video nei prossimi giorni, anche con le altre associazioni datoriali, proprio per potere dare un riscontro sui costi e sui benefici a chi ha necessità di accesso al credito. Bisogna, cioè, aiutare le imprese a fare una vera analisi del proprio fabbisogno di liquidità cercando di evitare inutili e pericolosi indebitamenti.

Patrizia Paglia ci tiene a sottolineare il fatto che “la declinazione per le forze imprenditoriali è quella di adempiere al dovere degli imprenditori di mantenere viva e sana la catena di fornitura”. Lancia quindi un chiaro appello al senso di dovere e al senso di sacrificio del mondo imprenditoriale.

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L’impegno di Confindustria Canavese nei confronti delle proprie associate ha riguardato anche l’attivazione di numerose convenzioni per il reperimento di dispositivi di protezione, di sanificazione delle aziende, di sistemi di rilevazioni di temperature con lo scopo di avere per le associate costi ridotti e tempi certi di ottenimento del materiale. Inoltre, l’Associazione ha siglato svariate convenzioni riguardanti le tante necessità digitali delle imprese: dalle connessioni Internet, ai software che permettono di lavorare da remoto e ha inoltre potuto usufruire del prezioso supporto delle aziende del Gruppo ICT che hanno messo a disposizione delle Associate le proprie competenze attraverso seminari gratuiti sui principali temi di carattere tecnico. Confindustria Canavese ha poi attivato altri percorsi formativi legati, ad esempio, al progetto d’impresa, al lavoro agile, al prendere le decisioni e ha avviato un servizio con il parco tecnologico ComoNExt per consulenze gratuite su svariate tematiche strategiche.

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Lo staff dell’Associazione ha risposto a migliaia di richieste di aiuto delle imprese associate. Tutti i funzionari hanno lavorato in modalità smart working assistendo le imprese nelle loro necessità nella fase 1 e, per rendere ancora più efficace il supporto alle aziende, è stato anche attivato un Gruppo WhatsApp con tutti gli imprenditori associati per fornire informazioni in tempo reale e di prima mano. “Tra le attività a supporto delle aziende”, spiega il direttore di Confindustria Canavese, Cristina Ghiringhello “anche la realizzazione di una pagina Internet dedicata all’emergenza, che aggiorniamo praticamente in tempo reale, in cui i nostri associati possono trovare informazioni puntuali e dettagliate su tutti i tempi di loro interesse (tra cui i modelli di comunicazioni da inviare alla Prefettura, interpretazioni della normativa, informazioni sui trasporti internazionali, circolari, ordinanze e molto altro). A breve sarà resa disponibile anche una App che abbiamo creato appositamente per permettere ai nostri associati di restare sempre informati su tutte le novità relative all’emergenza”.

In questa emergenza Confindustria Canavese ci tiene a ricordare anche le tante iniziative messe in atto dalle imprese Canavesane per contrastare le devastanti conseguenze sanitarie, sociali ed economiche del Covid-19. Donazioni, servizi, riconversioni, tutte azioni che hanno un denominatore comune, ovvero la solidarietà e l’impegno per affrontare insieme l’emergenza. Sono tantissime le aziende del nostro territorio che a tempo record hanno convertito le loro produzioni e messo a disposizione delle istituzioni sanitarie, della protezione civile, delle pubbliche amministrazioni, tutto quello che potevano per l’emergenza: aziende che stanno producendo e donano mascherine, visiere per il personale sanitario, valvole per i respiratori e molto altro. Un esempio concreto di come un importante contributo per sconfiggere questa guerra contro il virus possa essere proprio la solidarietà.

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