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CASTELLAMONTE – Club Turati: “Riaprire l’ospedale”; la replica del Sindaco

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CASTELLAMONTE – Aprire alcuni dei reparti ora chiusi dell’ospedale di Castellamonte per ospitare i lungodegenti e fare spazio negli altri ospedali dell’AslTo4 (Cuorgnè, Ivrea, Ciriè e Chivasso) per le emergenze: è questa la proposta avanzata dal Presidente del Club Turati del Canavese on. Eugenio Bozzello, che ha anche avviato una petizione on line che in meno di 24 ore ha superato le mille firme.

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“Prima di reperire posti in strutture non idonee – dice l’on. Eugenio Bozzello – perchè non prendere in considerazione l’ipotesi di riaprire temporaneamente quei reparti già in parte attrezzati e inseriti in un poliambulatorio in grado quindi di essere presidio sanitario anche per i lungodegenti? La priorità è il contrasto al coronavirus, ma non possiamo azzerare per questo gli altri interventi urgenti. Se servono spazi e reparti negli ospedali, spostare i lungodegenti a Castellamonte potrebbe essere una soluzione attuabile nell’immediato”.

Pronta la risposta del Sindaco Pasquale Mazza: “Il Club Turati chiede di riaprire l’ospedale. Per essere considerato ospedale dovrebbe essere dotato di Pronto Soccorso, terapia intensiva ed essere a norma di legge. Considerando che non siamo la Cina, dubito che tutto questo si potrebbe fare in dieci giorni. Secondo me bisogna fare qualcosa che sia fattibile, veloce e che possa restare in pianta stabile. Ad esempio si potrebbero spostare dei reparti che non necessitano di Pronto Soccorso e terapia intensiva, dagli altri ospedali, in modo da liberare degli spazi che possano servire per gestire meglio l’emergenza.

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Ma dovrebbe restare in pianta stabile. Sono anni che ci stiamo lavorando con l’Asl, da quando ero ancora in minoranza, però mancano le risorse. Dovremmo parlarne avendo però i soldi per fare quello che serve. La persona che propone di far rinascere l’ospedale di Castellamonte, è la stessa che ha proposto l’ospedale unico del Canavese, questo è in contraddizione. Non può proporre entrambe le cose. Io – conclude Mazza – eviterei in questo momento di fare sciacallaggi politici e direi di fare invece dei ragionamenti seri. Anche perchè la petizione ha come titolo “Riapriamo l’ospedale”, che non è la stessa cosa che ora chiedono, ossia di spostare dei reparti di lungodegenza. È un titolo a trabocchetto. Inoltre si dovrebbe lavorare seriamente. Se invece di partire avessero alzato il telefono e mi avessero esposto la loro idea, io gli avrei risposto che l’ultimo incontro con il Direttore Generale dell’Asl, Lorenzo Ardissone, l’ho avuto tre settimane fa, proprio per parlare di questo. Basta con gli sciacallaggi politici. “

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