TORINO – Riceviamo dal Siap, Sindacato di Polizia di Stato, e pubblichiamo integralmente:
“Quella che era una eccellenza della Polizia torinese sta affondando sotto i colpi delle emergenze e della progressiva diminuzione del personale – dichiara Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato della Polizia di Stato – Basterebbe un solo dato per dare la dimensione della smobilitazione a fronte di una richiesta di settore sempre più elevata: negli anni 90 erano in forza 104 poliziotti, oggi soltanto 71.
“L’Ufficio Immigrazione di Torino, ricco di professionalità specialistiche, è sempre stato esempio in Italia per la qualità del lavoro svolto in un ambito importante e particolare. Tutto questo, soprattutto negli ultimi anni, solo e soltanto grazie al sacrificio degli operatori che, sopperendo al continuo calo di personale, hanno affrontato le nuove esigenze operative legate all’imponente aumento dei profughi, dei posti al CPR e del pubblico allo sportello di Corso Verona”.
”Il personale, però, ora è stanco e demotivato. A fronte di un aumento del lavoro, che in alcuni settori ha raggiunto il 100%, i poliziotti sono diminuiti complessivamente del 30%. Continue rivolte al CPR, ultra cinquantenni distolti ogni giorno per essere impiegati in ordine pubblico o inviati in ogni parte d’Italia per trasferimento stranieri o accompagnamenti in frontiera, migliaia di pratiche che si accumulano in ogni settore. Le competenze non trovano più spazio nel settore di appartenenza e non vi è più alcuna speranza di immaginare una continuità di turnazioni e ambiti di impiego mentre, di contro, aumentano impegni, carichi di lavoro e rischi sanitari in riferimento anche alle carenze logistiche in cui procedono alle operazioni di competenza”.
“A tal proposito costituisce un vero scandalo la condizione dello sportello unico dell’Immigrazione di Corso Verona: una situazione logistica e ambientale impossibile. Per i pochi colleghi ed i circa 600 utenti al giorno areazione insufficiente in locali enormi senza riscaldamento d’inverno che diventano una serra d’estate, servizi igienici in disuso, assenza di divisori nell’aera informazioni e caos ormai ingestibile all’apertura mattutina quando una marea umana si accalca e lotta per ottenere i primi posti.”.
“E’ davvero difficile fare la sintesi di una situazione sempre più difficile e insopportabile per i colleghi che hanno la sensazione di essere abbandonati in balia dell’emergenza di giornata. Per questo abbiamo chiesto a più riprese ai vari Questori degli ultimi anni più attenzione verso una situazione che stava degenerando, sempre ignorata da tutti fino a quando il disagio non ha riguardato i cittadini stranieri che lamentano il troppo tempo in coda. La vera vergogna è dover far fronte a 600 utenti con solo 3 o 4 operatori come sempre più spesso accade ed ora il limite è stato abbondantemente superato, siamo pronti ad inviare al Dipartimento della P.S. un ampio dossier e ad organizzare proteste che blocchino l’attività che viene svolta violando norme contrattuali e igienico-sanitarie ”.
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