Ho il piacere e l’onore di intervistare il Presidente di Confindustria Radio Televisioni, Dott Franco Siddi.
Un Dirigente molto attento e preparato, insomma, la persona giusta al posto giusto.
[metaslider id=”187330″]
Domanda: Presidente, lei è stato appena riconfermato in questo suo prestigioso ruolo. Ci racconti qualcosa al riguardo anche in riferimento al precedente incarico, intendo prima di arrivare qui in Confindustria Radio Televisioni.
Risposta: Ero Presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana. Fu la Rai a propormi come Rappresentante qui alla fine del 2015, appena eletto Consigliere Rai.
Domanda: Quale fu la Sua reazione alla proposta del nuovo incarico in Confindustria Radio Televisioni?
Risposta: Dissi di no perché mi sembrava una cosa complicata. Quando però la Rai mi disse di fare sistema, quindi una sfida per tutti perché la Rai doveva essere rappresentata da chi ha competenze, beh, come delegato della Tv pubblica, accettai. Da questa richiesta specifica è iniziato il mio impegno qui.
Domanda: Come considera il settore che lei oggi rappresenta?
Risposta: Un settore in continua evoluzione, tra sviluppo tecnologico ed intelligenza umana. É necessario saper fare sistema.
[metaslider id=”209484″]
Domanda: Un bilancio del suo incarico?
Risposta: Sono soddisfatto perché, questo mondo, presenta grandi capacità di crescere. Il mondo delle imprese è continuamente misurato sulle cose, sui fatti concreti. Ogni presa di posizione viene ponderata, c’è qui un metodo democratico in cui ciascuno ha il proprio peso e i fattori comuni vengono prima della competitività. Per questi motivi mi sento soddisfatto.
Domanda: Presidente Siddi, oggi lei è di nuovo qui ma non in rappresentanza della Rai, chi rappresenta dunque?
Risposta: Oggi rappresento Tv 2000, una Tv con una forte identità culturale.
Domanda: Chi rappresentate in Confindustria Radio Televisioni?
Risposta: Le Tv nazionali, le Radio nazionali e le Radio e Tv locali.
Domanda: Quali sono le vostre sfide?
Risposta: Diverse, come la transizione Tv 40 entro il 2022, le frequenze diminuiscono da 20 a 14, ricollocare i programmi con diversa tecnologia, per una televisione più smart.
[metaslider id=”187333″]
Domanda: Presidente, mi sembra di capire che diversi cambiamenti ci sono all’orizzonte.
Risposta: Si cambia, siamo impegnati ad informare i cittadini, a modificare la tv con i decoder. Si va verso l’ evoluzione della piattaforma televisiva. Si va dal cambio dei televisori al sistema delle antenne. Serve una cabina di regia e noi siamo pronti a concorrere.
Domanda: Ci dica qualcosa in più di questa cabina di regia.
Risposta: Noi vogliamo fare la nostra parte in un’ ottica di neutralità tecnologica che permetta al settore radiotelevisivo, centrale nella filiera audiovisiva nazionale, di svilupparsi, crescere e competere in un ambiente digitale e sempre più avanzato.
Domanda: Lei prima ha usato l’espressione “fare sistema”. Ci dica ancora qualcosa in merito.
Risposta: Intendo pensare ad una realtà che deve dare soddisfazione a chi intraprende in questo settore ed assicurare assetti competitivi nei quali chi ci lavora, dai dirigenti al tecnico, possa trovare le condizioni, la remunerazione giusta del proprio impegno. Noi rappresentiamo il sistema di sviluppo e lavoro dignitoso. Nulla è dato per scontato e c’è bisogno che tutto il quadro di riferimento sia orientato verso questi fini.
[metaslider id=”187327″]
Domanda: Cosa chiedete?
Risposta: Abbiamo molte attese e non a caso chiediamo, per esempio, che la competizione con gli OTT si possa fare ad armi pari, cosa che oggi non esiste visto lo straripante potere delle multinazionali del Web.
Domanda: Presidente, a questo punto, credo, sia d’obbligo spendere qualche parola ancora per chiarire le problematiche di questo “straripante potere” di cui lei ha accennato.
Risposta: Vede, le Multinazionali del Web approfittano di un vuoto legislativo, sfruttano le opportunità della raccolta pubblicitaria e non pagano le tasse, cosa che non dovrebbe succedere.
Chiediamo che queste Multinazionali vengano sottoposte al rispetto delle regole anche loro.
Il banco di prova è la web tax, l’attuazione delle direttive europee sui servizi audiovisivi, quella sul copyright online, il codice europeo delle comunicazioni elettroniche. Abbiamo belle sfide importanti. Considerando poi che, sostenendo questo settore, sosteniamo e difendiamo il lavoro, cosa di non poco conto.
Domanda: Presidente, mi sembra molto carico il suo programma.
Risposta: Beh, ho un mandato preciso, “sostegno, tutela e sviluppo”. Se ciò avviene e quindi si realizza, porta utilità a tutto il sistema.
Domanda: É abbastanza chiaro il Suo impegno ed entusiasmo, ma vorrei sapere qualche caratteristica anche caratteriale di chi gestisce un settore così impegnativo.
Risposta: Serve pazienza, voglia di dialogo, confronto. La capacità di trovare soluzioni è alla base di tutto e non potrei essere qui se non mi impegnassi al meglio su questo.
[metaslider id=”208380″]
Domanda: Togliendole per un attimo il titolo di Presidente, Le chiedo di dirci
com’è Franco Siddi.
Risposta: Sono determinato nelle cose che faccio, ci metto passione, anche molta se serve e se credo in un progetto. Se sono oggi ancora qui è perché mi sento a casa.
La fatica, l’impegno non mi pesano perché mi offrono continui stimoli per essere sempre sul pezzo per cercare continue risposte all’innovazione necessaria.
Domanda: Per concludere, Presidente, una qualità che le riconoscono?
Risposta: Riesco a fare cose importanti così come le cose piccole con la stessa passione, non cambia
l’intensità.
[metaslider id=”187336″]