giovedì 28 Marzo 2024

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IVREA – Sciolte le riserve sul progetto Obiettivo ‘900

Obiettivo prioritario è la raccolta di contributi che, attraverso la rilettura critica del Novecento, possano dare origine a una più chiara percezione del presente

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IVREA – Sono state finalmente sciolte le riserve sul progetto Obiettivo ‘900: un percorso culturale riferito alla delicata questione della città industriale del Novecento.

È l’Istituto per le Variazioni Urbane e i Sistemi Architettonici (IUVAS) l’organizzatore di questo percorso che raccoglierà riflessioni sul tema della città ideale e sulle sperimentazioni compiute nel secolo scorso.

Interesse particolare è la recente iscrizione della città di Ivrea tra i siti UNESCO: il riconoscimento tangibile del valore architettonico e sociale della visione riformatrice di Adriano Olivetti. Il progetto mira ad aprire una visione condivisa su alcuni temi: architettura e urbanistica, sociologia, progresso e innovazione, cultura, ecologia, economia.

In sintesi è un bando di concorso per la raccolta di testi al quale potranno partecipare tutti i docenti, professionisti ed esperti di settore che ritengano, con il proprio know-how, di poter alimentare, in modo costruttivo, il dibattito sulla città teorizzata. Obiettivo prioritario è la raccolta di contributi che, attraverso la rilettura critica del Novecento, possano dare origine a una più chiara percezione del presente.

È l’architetto Marco Cosentino il primo a pronunciarsi in merito all’attività: incaricato da IUVAS per la stesura del bando di concorso si è speso per coordinare tutte le realtà eporediesi e nazionali che hanno accolto con interesse e curiosità l’iniziativa.”E’ tempo di tornare a parlare da Ivrea e non solamente di Ivrea”. L’architetto eporediese esordisce in modo granitico e continua: “Il mio è stato un delicato lavoro di sintesi perché realtà diverse, ma complementari, potessero essere rappresentate e interagire costruttivamente nel segno del percorso che sta tracciando l’Associazione Archivio Storico Olivetti fuori dall’idea di una storia sepolta in archivio dalla polvere, ma dinamica e ancora carica di energie”.

Il bando sarà aperto fino al 2020. IUVAS ha da subito voluto indicare un percorso di qualità e che quindi necessita di tempo per la scrittura dei testi da parte dei partecipanti e per una selezione attenta che possa mettere in luce gli elaborati migliori. Per giungere alla pubblicazione dei testi e la successiva presentazione a Ivrea del volume si alterneranno il Comitato Editoriale di IUVAS che farà la prima scelta dei testi; successivamente sarà il Comitato Scientifico, composto da figure interdisciplinari, a dare l’ultima approvazione agli elaborati conclusivi.

Membro autorevole della Commissione Scientifica è l’Architetto Matteo Olivetti che avrà il ruolo di “supervisore territoriale” come membro qualificato sia dal punto di vista professionale sia dall’appartenenza alla comunità di Ivrea. Cosentino si esprime in termini chiari in merito al ruolo di referente:” Il mio primo pensiero è stato chiedere disponibilità a Matteo Olivetti e Renato Lavarini: le fondazioni sono le strutture più importanti in qualsiasi costruzione”.

L’attività è patrocinata da autorevoli esponenti nazionali e locali che hanno accolto di buon grado lo spirito e gli obiettivi dell’evento. Si parte da realtà locali come l’Associazione Archivio Storico Olivetti, alla Fondazione Natale Cappellaro, il Laboratorio-Museo Tecnologicamente e Confindustria Canavese; fuori dai confini eporediesi l’Associazione per il Disegno Industriale, l’Istituto Nazionale di Urbanistica, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e il Comune di Matera.

Le attese sono molte, IUVAS spera che da questa prima tappa possa essere intavolato un dibattito in merito alle prospettive future partendo dal profondo lascito architettonico e culturale presente a Ivrea e che possa essere riletto come stimolo e non solamente in termini museali.

© Riproduzione riservata

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