mercoledì 4 Dicembre 2024

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CITTA’ METROPOLITANA – Mozione della Lista Civica per il territorio sui blocchi antismog

CITTA’ METROPOLITANA – Il gruppo consiliare Lista Civica per il territorio, presenterà, mercoledì prossimo al consiglio della Città Metropolitana, una mozione nata dal Consigliere Mauro Fava: “Misure che penalizzano artigiani e categorie deboli. Manca una  politica ambientale, non servono i divieti”.

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Le deroghe “parziali” ai blocchi antismog, al via lunedì 15 ottobre in 33 Comuni del Torinese fanno già discutere. La novità di quest’anno è lo stop permanente ai diesel Euro 3, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19, fino al 31 marzo. A essere esclusi dalle deroghe, a differenza degli ambulanti, sono però gli artigiani, una scelta controproducente e miope secondo il gruppo consiliare “Lista Civica per il Territorio, che ha presentato una mozione nel consiglio della Città Metropolitana per sospendere il provvedimento e per chiedere interventi che siano davvero a favore dell’ambiente.

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Spiega il consigliere Paolo Ruzzola: “La lotta all’inquinamento e la tutela ambientale devono essere delle priorità, ma sono temi che vanno affrontati con interventi strutturali e rigorosi. Si deve partire dai controlli e dal rinnovamento degli impianti termici, si devono pensare a incentivi per la sostituzione delle auto vecchie, come tra l’altro sarebbe previsto per le Regioni del bacino padano. Colpire una categoria, appiedando il mondo produttivo e le famiglie più deboli che non si possono permettere di cambiare macchina, con un provvedimento parziale che non entra nel merito del problema, mi sembra miope e inutile. Bisogna aiutare i cittadini a intraprendere un percorso virtuoso, come libera scelta e non per costrizione”.

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La misura è debole anche per una questione di “opportunità”, come aggiungono i consiglieri Mauro Fava e Antonio Castello: “Come si può chiedere il blocco degli Euro 3, quando la maggior parte dei mezzi pubblici che viaggiano a Torino e provincia appartiene alla stessa categoria, se non inferiore? A noi è bastato studiare il parco veicoli del Gtt disponibile sul sito per capire la situazione. È ora di fare dei progetti di ampio respiro, che incentivino l’uso del trasporto pubblico per tutte le fasce d’età, a cominciare dagli studenti. Ed è ora che i mezzi elettrici e più moderni non viaggino solo a Torino, ma anche nella provincia che non può essere discriminata o considerata zona di serie B. Per migliorare la situazione serviranno interventi per ampliare la rete di distribuzione, dal metano alle ricariche elettriche, che a oggi è davvero poco sviluppata”.

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