IVREA – “Non in mio nome”: sit-in sul caso Diciotti

“Vogliamo far sentire forte il nostro “Non in mio Nome” e lo faremo trovandoci in piazza riuniti in un sit-in"

IVREA – “Con la vicenda della Diciotti si è superato ogni limite! Il comportamento del Governo non solo è deplorevole ma irresponsabile. Non si può accettare che delle istituzioni continuino ad avere un atteggiamento superficiale e disumano nei confronti dei più deboli.

L’ostinazione a non far attraccare una nave della Guardia Costiera, prima, per poi non far sbarcare le persone sulla Diciotti è una palese violazione del codice penale oltre che della Carta costituzionale.”

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È quanto affermano congiuntamente Anpi, Arci, Articolo 21, Cgil, Legambiente e Libera, annunciando un sit-in di protesta per lunedì 27 agosto alle 18,30, in piazza Ferruccio Nazionale ad Ivrea.

“Riteniamo l’inchiesta aperta dalla procura di Agrigento, – proseguono – che ipotizza anche il reato di sequestro di persona, un messaggio chiaro: la politica sarà pure legittimata a prendere decisioni e assumere provvedimenti, ma non può contravvenire a quanto previsto nella nostra Costituzione.

Per fortuna osserviamo una differenza di comportamento fra la Guardia costiera e il governo. Chi per vocazione è portato a salvare vite umane, nello spirito del proprio mandato, può e deve dare lezioni a chi ha perso la bussola su ciò che sia giusto e lecito.

Continueremo a mobilitarci per difendere la democrazia, la libertà e i diritti umani”.

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“Vogliamo far sentire forte il nostro “Non in mio Nome” e lo faremo trovandoci in piazza riuniti in un sit-in. Non vogliamo fare parte di quegli italiani per i quali il Ministro dell’Interno dice di agire.  Vogliamo invece che vengano rispettati i diritti sanciti dalla nostra Costituzione nell’art. 2 che recita “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.” e dell’art. 10 che afferma “… Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica …”; nonché i diritti universali dell’accoglienza.”

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“Nell’occasione, – concludono – chiederemo ai cittadini che interverranno di sottoscrivere una lettera aperta al Sindaco e al Presidente del Consiglio di Ivrea dove chiediamo che si facciano portavoce del nostro dissenso verso le Istituzioni superiori dello Stato italiano.”

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