CASTELLAMONTE – Quale futuro per i giovani canavesani? Se ne è discusso nell’appuntamento promosso dal PD castellamontese venerdì 7 aprile.
Tra i relatori della serata l’assessore regionale al Lavoro e all’Istruzione Gianna Pentenero e il deputato PD Umberto d’Ottavio.
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Il rapporto tra scuola- lavoro l’argomento affrontato durante l’incontro con il parlamentare D’Ottavio che ha illustrato ai presenti le norme entrate in vigore con il varo dei decreti attuativi della Buona Scuola. Ci si è soffermati in particolare sulle novità riguardanti le scuole di infanzia: “Anche quel pezzo di educazione da 0- 3 anni entra nel sistema nazionale dell’istruzione e non è più delegato al singolo Comune” ha spiegato D’Ottavio.
Il deputato ha inoltre difeso, nonostante le tante critiche che ha suscitato nello stesso mondo della scuola, l’impianto complessivo della riforma Buona scuola che, a suo dire, ha segnato un’inversione di rotta: dopo anni di tagli si è tornati ad investire nell’Istruzione.
Opinione condivisa da Gianna Pentenero che nel suo intervento ha inoltre sottolineato l’importanza di continuare a puntare sull’alternanza scuola-lavoro e su nuove forme di apprendistato: “Un progetto che risponde alla richiesta del mondo imprenditoriale che trova difficoltà a trovare giovani che siano formati per soddisfare le esigenze del mondo del lavoro. La scuola deve inoltre fornire ai ragazzi le competenze per comprendere come si evolveranno le dinamiche occupazionali e quali saranno le professioni del futuro. Dobbiamo fornire elementi volti ad educare al mondo del lavoro”.
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Per entrare nello specifico della realtà canavesana i dati sull’occupazione forniti nel corso della serata sono ancora drammatici e negli interventi che si sono susseguiti è emersa la necessità imprescindibile di creare una maggiore sinergia tra le varie realtà del territorio: “L’unica soluzione è quella di fare massa critica ed è per questo che ci rivolgiamo alle amministrazioni locali: se non ci uniamo rischiamo di diventare periferia della Città Metropolitana quando potremmo essere una risorsa” ha affermato Claudio Bethaz del circolo Pd castellamontese. Stesso parere per Alfredo Ghella dello Spi- Cgil “Dobbiamo superare l’incapacità di fare sistema. Non abbiamo più tempo dobbiamo farlo ora o il declino continuerà” “I territori devono essere i motori propulsori – ha sostenuto Pentenero che tuttavia ha aggiunto: “ La sinergia fra territori non è facile: siamo di fronte a dinamiche così complesse che non possiamo neanche più analizzare su base nazionale ma europea. Ad esempio la Brexit ha determinato la chiusura di tre aziende in Piemonte. Inoltre concordo con Ghella, il tempo non è più una variabile qualsiasi ma è determinante”.
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