IVREA – La stagione 2016 della Rete Museale AMI si è chiusa con un saldo ampiamente positivo rispetto allo scorso anno, registrando una crescita del 25 % dei visitatori e superando ampiamente il muro dei 5 mila visitatori stagionali.
Il progetto, messo a punto dall’Ecomuseo AMI, sostenuto dalla Fondazione CRT, dalla Banca d’Alba e del Canavese, dal Rotary Club Ivrea, dal BIM Dora Baltea Canavesana, e cofinanziato dai Comuni aderenti, ha coinvolto quest’anno 12 musei aperti nei weekend, da metà Giugno a metà Ottobre, per complessivi 18 fine settimana con personale giovane e qualificato.
I dati di dettaglio certificano il successo di questa stagione che si è chiusa con 5.490 visitatori complessivi che, rispetto ai 4390 del 2015, vuole dire 1100 presenze in più. L’obiettivo di inizio stagione era di superare i 5 mila visitatori per raggiungere la cifra di 30mila presenze complessive nel primi 6 anni di attività della Rete Museale AMI. Questo risultato è stato ampiamente raggiunto e superato con oltre 30.600 visitatori complessivi registrati nel periodo 2011-2016.
Nel quadro dei positivi dati registrati in quasi tutti i musei del circuito – dichiara Giuliano Canavese, Presidente dell’Ecomuseo Anfiteatro Morenico di Ivrea – spicca il risultato del sito museale ‘L’Impronta del Ghiacciaio’ di Masino (Caravino), aperto solo due anni fa dall’Ecomuseo AMI, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino e il Comune di Caravino. Questo sito ha più che raddoppiato il numero dei visitatori, grazie alla sua favorevole posizione (non lontano dal Castello del FAI) e all’evoluzione dell’allestimento e del materiale museale, divenendo il sito più visitato del circuito.
Nel suo complesso la Rete Museale AMI dimostra anche quest’anno la capacità di attrarre un cospicuo numero di visitatori e i suoi siti museali si confermano come sistema culturale locale ormai affermato e consolidato che, anche in un momento di difficoltà generale, dimostra di essere uno dei più importanti tasselli della proposta turistica estiva del territorio.
E può continuare a esserlo anche perché, in questi anni, le Amministrazioni e le associazioni hanno maturato una maggiore consapevolezza del positivo ruolo di promozione locale che i musei sono in grado di svolgere e, nonostante la scarsità di risorse di cui dispongono, hanno avviato, in un certo numero di casi, interventi di riordino e di riqualificazione destinati a rafforzare l’attrattività di questi musei. Ci sono, in altri termini, tutti gli elementi per lanciarsi – con fiducia – nella progettazione della prossima stagione cercando di mettere a frutto i punti forti che la recente esperienza ha messo in evidenza, confidando nella collaborazione e nel sostegno economico degli operatori pubblici e privati del territorio.
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