LEINI – Sulla situazione Soget interviene nuovamente il Movimento Cinque Stelle: «Ribadiamo che il buon senso ci dice sia dovere di una buona amministrazione tutelare i cittadini, dando le linee guida che escludano dai bandi di gara qualunque società risulti indagata e condannata.
La vicenda Soget nasce nel Comune di Taranto per fatti relativi al 2003, dopo inchiesta e indagini il Tribunale di Taranto ha definito con quattro condanne la convenzione con cui nel 2003 il Comune avrebbe consegnato alla Soget, la società che gestiva i tributi, un accordo ritenuto capestro. L’intesa impegnava infatti il Comune a pagare interessi sulle anticipazioni riconosciute dalla stessa società, in aperta violazione delle leggi – commenta il consigliere Silvia Cossu – Nel 2014 cinque anni di reclusione sono stati inflitti a carico di Maria Piccoli, presidente della Soget e madre dell’attuale presidente Di Lello Emilia, quattro a carico dell’ex responsabile della Direzione Risorse finanziarie Luigi Lubelli, due anni e sette mesi ciascuno sono stati irrogati nei confronti di Carlo Aprile e Nicola Gravina, responsabili all’epoca del settore Finanze. Inoltre la predetta società, con sentenza della Seconda Sezione Penale del Tribunale di Taranto emessa in data 25 marzo 2014 e depositata in data 12 maggio del medesimo anno, è stata condannata alla “interdizione dall’esercizio dell’attività” e al “divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione” per la durata di un anno.
Il 02.03.2015 con determinazione dirigenziale n. 45 , l’Unione NET ha proceduto ad aggiudicare, in via definitiva, la gestione in regime di concessione del servizio di riscossione coattiva delle entrate tributarie ed extratributarie di Unione N.E.T. nelle sue fasi ingiuntive, cautelari ed esecutive, per un periodo di anni quattro rinnovabili (previa verifica) di altri quattro, a SO.G.E.T. S.p.a.A marzo 2015 viene iscritto nel registro degli indagati il direttore generale della Soget, Gaetano Monaco, l’ipotesi di reato avanzata dalla Procura di Pescara è di truffa ai danni dello Stato l’obiettivo è di chiarire l’esigibilità dei 36 milioni di crediti del Comune di Pescara.Continuiamo a ritenere inaccettabile ammettere società come la Soget a bandi pubblici, per questo abbiamo presentato un’altra mozione in cui chiediamo, alla luce dei gravi fatti riguardanti la Soget, di sospendere la firma del contratto con la predetta società, come forma di tutela del nostro Comune, dei cittadini di Leini e in osservanza delle sentenze e delle norme vigenti».
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