IVREA / CUORGNÈ – La Guardia di Finanza di Torino a conclusione di un’attività investigativa, ha denunciato una ginecologa del canavese che esercitava la propria professione fuori dai giorni ed orari previsti dal contratto con l’ASL di appartenenza, percependo indebitamente per anni le indennità riconosciute e previste per l’attività professionale in regime di “intramoenia”.
L’indagine, condotta dai Finanzieri della Compagnia di Ivrea e coordinata dal dott. Alessandro Gallo della Procura della Repubblica eporediese, ha permesso di appurare che la ginecologa, dipendente dell’Asl-TO4 in servizio presso un Ospedale del Canavese, era autorizzata solo per due giorni a settimana ed in determinate fasce orarie ad esercitare la propria attività presso il suo studio privato di Ivrea.
Le ulteriori attività investigative hanno portato alla luce un secondo studio di sua proprietà in Cuorgné, non previsto dai vincoli contrattuali in regime di “intramoenia”, ove la stessa effettuava le visite mediche intascando da diversi pazienti la quota da versare all’Azienda Sanitaria Locale, causando un ingente danno economico al servizio sanitario.
I Finanzieri, a conclusione delle indagini hanno denunciato il medico alla Procura della Repubblica di Ivrea per i reati di peculato continuato, truffa aggravata e continuata.
Il danno causato al Sistema Sanitario Nazionale è stato calcolato in circa 100.000 euro, pertanto la posizione della professionista è stata segnalata anche alla Corte dei Conti per gli eventuali profili di responsabilità contabile e amministrativa in termini di “danno erariale”.
Tale attività si inquadra nell’ambito della quotidiana attività di controllo della spesa pubblica attuata dalla Guardia di Finanza a contrasto di truffe, abusi e sprechi, al fine di favorire sempre migliori e maggiori servizi pubblici alla collettività.
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