CHIAVERANO – Le precisazioni del Sindaco su località Giordana

CHIAVERANO – Se ne sono fatte di polemiche circa il crollo del muro avvenuto in Località Giordana a Chiaverano lo scorso novembre, dovuto alle piogge che erano cadute incessanti.

Proprio in riferimento alle polemiche che ne erano scaturite, il Sindaco Maurizio Fiorentini ha ritenuto necessario fare alcune precisazioni, pubblicate sul sito

Foto d’archivio

del Comune, e che qui riportiamo integralmente:

“Il muro è dislocato in un terreno privato. L’intervento è stato finanziato con fondi Regionali, per un importo complessivo di 60.000€, poiché il funzionario regionale alle Opere Pubbliche ha ritenuto che rientrasse negli interventi a tutela della pubblica incolumità in quanto sovrastante alcune abitazioni e, inoltre, posto appena al di sotto, e quindi a protezione, delle terre armate costruite dopo l’alluvione del ’94.

Quindi, di soldi pubblici si tratta ma non di soldi comunali.

Subito dopo il crollo di Novembre il Sindaco ha emesso un’ Ordinanza contingile e urgente a tutela dell’incolumità pubblica, incaricando Progettista/Direttore lavori Ing. Gianuca Odetto, Ditta Neve Escavazioni per l’esecuzione, Geol. Duregon Corrado per individuare le cause e la gravità del fenomeno, Arch. Sara Massè Responsabile Unico del Procedimento, ordinando di procedere subito nell’avvio dei lavori, anche perchè era presente un’Ordinanza di sgombero per la abitazioni sottostanti.

Le modalità costruttive ed operative dell’intervento sono state quindi definite e concordate tra i professionisti coinvolti che, in accordo anche con il funzionario Regionale, hanno individuato come soluzione ottimale, visto anche il difficile contesto operativo, la costruzione di un muro di sostegno con ampia fondazione in calcestruzzo e restante parte a secco così da garantire una buona permeabilità allo scolo delle acque, oltre a riprendere la tipologia storicamente utilizzata a Chiaverano per la realizzazione dei muri di sostegno, andando così a soddisfare anche l’aspetto paesaggistico.

Durante i lavori, alcuni cittadini ed in particolare il Sig. Giulio Gradinello, abitante in località Giordana ma non direttamente interessato dai lavori, ha segnalato all’Ass. Roberta Benetti e ad altri che, secondo lui, il muro non era costruito in modo corretto.

Immediatamente è stata richiesta una relazione sull’andamento dei lavori, sulla corretta esecuzione e sulla tipologia costruttiva scelta al Direttore Lavori il quale, dopo le opportune verifiche, ha consegnato in Comune una relazione di circa 60 pagine che confermava la validità dell’opera e dimostrava (calcoli alla mano) la validità delle scelte progettuali compiute.

Purtroppo, alle prime piogge di Marzo la parte sommitale del muro per una lunghezza di circa 2-3 metri su complessivi 22 metri ha ceduto e, quindi, la Ditta ha immediatamente provveduto a smontarlo nell’intera lunghezza al fine di porre il cantiere in sicurezza.

Le ragioni per le quali è avvenuto il cedimento possono essere molte e diverse: errori di costruzione, posizionamento errato delle pietre a secco, spinte eccessive di sacche d’argilla interne al versante, ecc.

Qualsiasi sia la causa, in ogni caso, è importante precisare che l’inconveniente si è verificato a cantiere aperto e che nè la Ditta nè il Progettista hanno rivendicato alcun tipo di scusa e, anzi, hanno immediatamente provveduto a definire le modalità per la ricostruzione dello stesso in modo definitivo e a loro spese.

Pertanto, i lavori riprenderanno al più presto utilizzando una diversa tipologia costruttiva: quella che prevede l’utilizzo di gabbioni in rete zincata larghi un metro e successivamente riempiti di pietrame. Tutto ciò, naturalmente, senza alcun aggravio di costi.

Questi sono i fatti.

In merito alle polemiche di questi giorni vorrei far presente alcuni aspetti:

  • come Sindaco ribadisco la mia totale fiducia nella professionalità e nell’onesta di tutti i professionisti coinvolti in quest’opera. E’ vero che il muro non avrebbe dovuto cedere, ci mancherebbe, ma sono certo che il crollo non è avvenuto per incapacità o per trascuratezza ma per il semplice fatto che in qualsiasi opera umana permane sempre un margine di errore che non può essere eliminato. E quando c’è un errore si rimedia, come è stato appunto fatto e come prevede la normativa sui Lavori Pubblici.
  • le informazioni diffuse dal Gruppo di Minoranza sui giornali riportano una serie di inesattezze dovute al fatto che non si è ritenuto opportuno informarsi in Comune prima di diffonderle. In particolare non è vero che l’opera fosse stata consegnata e quindi che il cantiere fosse chiuso, non è vero che Ditta e Progettista si potevano rimpallare la responsabilità in funzione di una garanzia di 10 anni che non era ancora attiva a cantiere aperto, non è vero che sono soldi buttati in quanto i lavori saranno completati a regola d’arte senza ulteriori costi.
  • il fatto che il cantiere fosse ancora aperto è fondamentale perchè a cantiere aperto NESSUNO, tranne i responsabili dei lavori e la Ditta, ha diritto di intervenire e controllare le modalità di esecuzione. Per assurdo, il muro poteva anche crollare 10 volte e doveva essere ricostruito senza ulteriori spese. Solo al momento della chiusura ufficiale del cantiere si può verificare se l’opera è fatta a regola d’arte e se rispetta il progetto previsto e, nel caso, contestare e chiedere provvedimenti.
  • trovo estremamente spiacevole che, a cantiere aperto, si siano dati in pasto ai giornali nomi di persone che hanno sempre dimostrato di essere seri professionisti e che, anche in questo caso, sono immediatamente intervenuti per gestire al meglio la situazione.
  • trovo ancora più spiacevole aver ricevuto una email di un cittadino che insinua vi sia della malafede, ovvero che il crollo sia dovuto a lavori fatti male e con trascuratezza in quanto ipotizza che qualcuno ci abbia guadagnato in modo disonesto. Ho fatto protocollare questa email e ho inviato una raccomandata in risposta invitando innanzi tutto il cittadino a rivolgersi alla Procura della Repubblica nel caso avesse modo di provare queste sue affermazioni e, in caso contrario, di astenersi dal formulare qualsiasi altro tipo di accusa infondata in quanto, in quel caso, avrei provveduto io stesso a procedere nei suoi confronti. “

Il Sindaco
Maurizio Fiorentini

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