IVREA – Il punto sulla questione rifiuti è stato fatto oggi dal Presidente del Consorzio Canavesano Ambiente, Maurizio Cieol, in conferenza stampa.
Cieol ha illustrato gli avvenimenti di un certo rilievo avvenuti nelle scorse settimane che hanno interessato il nuovo affidamento del servizio a Scs, la chiusura del procedimento operativo relativo all’appalto ex Asa e le risposte che il Commissario e il CCA hanno dato all’Autorità Nazionale Anticorruzione.
L’affidamento ad Scs sarebbe terminato a fine dicembre, ed è stato riassegnato tramite affidamento diretto fino al 2020, anno in cui scade la Società motivandolo per efficienza, bilancio attivo e costo pro capite rapportato nella relazione in confronto agli altri consorzi.
La scorsa settimana si è chiusa dal punto di vista del CCA la questione appalto con la nomina dell’Ingegner Fabio Camminiti di Torino in qualità di direttore esecutivo del contratto, ad un costo pari a 30mila euro per un anno, comprensivo delle attività collaterali, affidandogli il compito di verificare il rispetto del contratto stesso, effettuando verifiche sul campo.
<<Il servizio per ora è fatto in modo corretto – afferma Cieol – entro gennaio verrà raggiunto l’obiettivo di coprire l’intera area. La situazione ora è a regime; la società ha rispettato il capitolato d’appalto coprendo quelle situazioni in cui mancava la raccolta porta a porta. A fine 2015 avremo finalmente un dato attendibile dei costi, e comparabili in quanto non lo sono quelli del 2012 e del 2013, con Asa commissariata allo sbando, mezzi non funzionanti e niente controllo.>>
La svolta nel 2014, mentre il 2015 sarà l’anno in cui si andrà a pieno regime con certezza dei costi, e il metodo di raccolta.
<<Ci sono già, per la prima volta, – prosegue Cieol – i dati corretti del 2014. La firma del contratto è avvenuti il 14 ottobre 2013, mentre, dal dicembre 2012, c’era l’affidamento temporaneo.>>
Il Presidente del CCA ha affrontato anche la questione “fideiussione” .
<<Quattro mesi dopo l’affidamento abbiamo ricevuto la comunicazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, che sosteneva un vizio di forma relativo al rilascio della fideiussione, circa il contratto firmato dal Commissario Ambrosini e Teknoservice, e successivamente da CCA in veste di soggetto appaltante. Amborsini ha risposto che le polizze sono state rilasciate da un cosorzio che all’epoca era abilitato. Abbiamo fatto, inoltre, una valutazione dell’interesse pubblico della gara e risposto ad Anac con una serie di argomentazioni, quali interesse pubblico, firma del commissario e nuova fideiussione, Ora Anac deciderà.>>
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