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IVREA – Grande cerimonia, la scorsa settimana, presso la sede di Via Dora Baltea, in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni della Sezione ARI di Ivrea, alla presenza delle Autorità civili e militari, rappresentanti di Associazioni cittadine, organi di informazione locale, oltre a numerosi Radioamatori.
Ha aperto gli interventi Ivan Barberis (iK1JUL), Vicepresidente ARI di Ivrea, che ha sottolineato l’importanza di celebrare mezzo secolo di storia, in particolare per ringraziare coloro i quali hanno dato vita a questa comunità che preserva oggi come allora la passione ed i valori che contraddistinguono i Radioamatori nel mondo.
50 anni nei quali la Sezione ARI è stata sempre fortemente legata alla Città di Ivrea, come peraltro testimoniato dal logo scelto per il cinquantenario; 50 anni nei quali i Radioamatori eporediesi si sono innumerevoli volte distinti, ad esempio come pionieri nelle comunicazioni digitali a pacchetto e con il supporto alla comunità ed alle istituzioni attraverso le radiocomunicazioni di emergenza nei momenti di necessità.
Il Sindaco di Ivrea, Carlo Della Pepa, ha portato il saluto della Città evidenziando come la presenza sul territorio di associazioni come l’ARI sia un orgoglio per Ivrea, tanto per la costante presenza negli anni quanto significando l’importanza delle comunicazioni radio che sempre, nei momenti di festa come il Carnevale, ed in quelli di crisi come in occasione di eventi atmosferici avversi, sono silenziosamente a fianco degli organizzatori o del Sindaco stesso quale responsabile sul territorio della Protezione civile.
È seguito quindi l’intervento del Presidente Aldo Benedino (i1HHH).
Benedino ha ripercorso, a tratti con emozione, 50 lunghi anni di storia della Sezione e più in generale di storia del radiantismo in Città e in Canavese.
Citando aneddoti dei giorni in cui, nel Dicembre 1964, si è dato formalmente vita alla Sezione ARI, come evoluzione di anni di attività di un nutrito gruppo di appassionati alcuni già con licenza di trasmissione altri con il solo nominativo di ascolto.
Descrivendo alcune attività importanti come le già citate radiocomunicazioni di emergenza, il Diploma dei Laghi Italiani, la collaborazione della Sezione di Ivrea con l’IIS Olivetti i cui ragazzi della classe quarta informatica hanno lavorato con un progetto didattico alla realizzazione di un sito web dedicato al cinquantennale.
E sottolineando, con orgoglio di tutti, che “LE LINGUE, LE RELIGIONI, LE IDEE POLITICHE, LE CLASSI SOCIALI, POSSONO ESSERE DIVERSISSIME E CONTRASTANTI, MA AL DI SOPRA DI QUESTE BARRIERE LE ONDE DELLA RADIO CREANO LEGAMI DI INDISSOLUBILE FRATERNITÀ”; ovvero ciò che a distanza di tanti anni continua a tenere fortemente unito un gruppo di persone che condividono la stessa passione ma che è prima di tutto una meravigliosa comunità umana.
Non poteva mancare, da parte di Aldo Benedino, un ricordo commosso dei Fondatori che non ci sono più.
Successivamente, cogliendo di sorpresa lo stesso Presidente, si è svolta una breve cerimonia di consegna di una targa ricordo a ciascuno dei Fondatori:
Carlo Bertoli (i1BRT), da tempo Presidente Onorario ARI Ivrea
Aldo Benedino (i1HHH), attuale Presidente ARI Ivrea
Paolo Fornero (iK1BRM)
Bruno Giacometti (i1ABT)
Giacomo Andrina (i1ANG)
Tutti ad oggi Soci della Sezione ARI di Ivrea. Oltre ai seguenti OM, oggi non più iscritti:
Alberto Guglielmo (iK1CHE)
Giorgio Rossi (ilROI)
Enzo Cabrio (i1CZD)
Giorgio Carrà (i1KKK)
Adriano Naretto (i1NAI)
© Riproduzione riservata
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