LOCANA – Recuperate 30 fontane storiche situate sul territorio comunale

LOCANA – L’Amministrazione comunale di Locana guidata dal sindaco Mauro Peruzzo Cornetto ha deciso, da alcuni anni a questa, parte, di porre in essere una serie di interventi finalizzati a ridare lustro e funzionalità ad alcune delle storiche fontane che caratterizzano le borgate ed il centro cittadino.

Iniziata nel 2020, l’opera di rifacimento in alcuni casi, di abbellimento in altri, ha permesso di dare nuovo lustro, per il momento, ad una trentina di esse, che attualmente regalano a chi le incontra lungo il proprio cammino un colpo d’occhio (e una funzionalità) eccellente.

“E’ un patrimonio della comunità che non va assolutamente perso – dicono i rappresentanti dell’Amministrazione – Il Municipio ha scelto di realizzate i lavori di recupero di 4 o 5 fontane all’anno, dando priorità d’intervento per quelle che necessitano di interventi più importanti ed urgenti. Tenendo debitamente conto delle finanze a disposizione, cercheremo di proseguire questo recupero, tenendo conto che di fontane ce ne sono circa 600 sparse in tutto il territorio”.

Negli anni addietro le fontane hanno rappresentato luogo fondamentale all’interno di un paese o di una frazione. Non solo perché alla fontana ci si poteva abbeverare, oppure lavare cibi, oggetti di uso quotidiano, nonché sciacquare i panni. Era punto di ritrovo, dove incontrarsi, scambiare due chiacchiere od opinioni, riunirsi e discutere di cose futili, come di altre ben più importanti.

Tale progetto di recupero ha visto il fondamentale coinvolgimento degli artigiani del posto, nonché l’utilizzo di pietre e materiali locali, che permettono di dare un tocco ancora più speciale a queste fontane, che nel trascorrere del tempo sono rimaste ancora testimonianza di un tempo non poi così troppo lontano.

“Questi interventi – concludono dal Municipio – ci permettono di recuperare una parte del patrimonio cittadino che ha radici storiche, sociali ed anche turistiche, perché rappresentano un affascinante fotografia delle nostre valli, degli usi e dei costumi del nostro paese”.