IVREA – Nella mattinata di domenica 21 settembre 2025, dinnanzi alla suggestiva Porta Palatina di Torino, la Quarta Legio di Ivrea ha messo in scena la celebrazione del Dies Natalis della città andando così a rievocare l’antico atto di fondazione della colonia di Augusta Iulia Taurinorum, l’attuale capoluogo piemontese.
La cerimonia ha riproposto i principali atti fondativi che gli antichi Romani erano soliti attuare al momento della fondazione di una nuova colonia, che dovendo essere una sorta di estensione territoriale della stessa Roma, di fatto doveva andare, come voleva la tradizione romana, a ripercorrere le azioni compiute da Romolo al tempo della fondazione dell’Urbe.
L’atto di Fondazione di una colonia come Eporedia o Augusta Taurinorum, infatti, nel concreto prevedeva un giusto connubio tra assoluzione di compiti spirituali demandati ad un sacerdote e l’attuazione di apposite procedure più tecniche presiedute da un apposito Magister compiute secondo determinate regole urbanistiche e simboliche.
E proprio questo che è stato messo sapientemente in scena con suggestione ed emozione dal gruppo eporediese che ha saputo adattarsi e ben amalgamarsi con il fascino delle mura e della Porta Palatina che costituivano al tempo l’ingresso settentrionale della città.
Accanto alla figura sacerdotale dell’augure Pontifex due graziose ed austere giovani vestali e a coadiuvare l’esperto Magister un Contubernium, unità base delle legioni romane, di giovani legionari in versione imperiale, rendendo così il tutto molto più verosimile a quello che avrebbe potuto essere la celebrazione del Dies Natalis (ovvero una sorta di compleanno della città) che gli antichi romani erano soliti celebrare in ciascuna colonia.
La Quarta Legio di Ivrea, dinnanzi ad un pubblico attento e accorto, ha ben dimostrato le proprie capacità e peculiarità potendo contare al suo interno non solo di persone appassionate dell’epoca romana ben amalgamate fra loro, ma anche di un buon numero di giovani che la rendono una delle legioni più anagraficamente corrette del panorama rievocativo internazionale dell’epoca romana. Ulteriore valore aggiunto del gruppo è la prerogativa di creare loro stessi gli equipaggiamenti ed i vari oggetti in base ad accurate ricerche storiche e sperimentazioni archeologiche sul campo.
“Solitamente quando proponiamo l’atto di fondazione di una colonia, ci presentiamo equipaggiati come legionari tardo repubblicani della Quarta Legio Consolare – ha spiegato il referente e “Centurio” Davide Mindo – tuttavia in questo caso, avendo l’onore e nonché l’onore di far rivivere un luogo suggestivo come la Porta Palatina che di fatto fortunatamente è ancora in piedi , abbiamo deciso di proporre la celebrazione del Dies Natalis immaginando di trovarci a qualche decennio dalla fondazione vera e propria e pertanto presentandoci nella nostra versione imperiale di Quarta Legio Flavia Felix”.
Questo salto in avanti nel tempo rispetto alla fondazione vera e propria è stato possibile grazie alla poliedricità a livello di epoca rappresentata, infatti la compagine eporediese, in base alle esigenze che il rispetto della Filologicità impone, può scegliere di presentarsi con l’equipaggiamento di epoca monarchica proponendo la rinomata Falange Oplitica, oppure nelle più tradizionali panoplie repubblicane o imperiali, che di fatto hanno accompagnato nel corso dei secoli la trasformazione della Quarta Legio Consolare dell’epoca repubblicana in Quarta Legio Macedonica del Principato prima e successivamente nella Quarta Legio Flavia Felix che a partire dal 70 dc ha vissuto le vicende dell’Impero Romano sino alla sua definitiva caduta.
Al termine della suggestiva cerimonia che ha raccolto applausi a scena aperta e molti complimenti da parte del pubblico e degli organizzatori del festival oltre che dai rappresentanti delle istituzioni presenti, come l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino e il presidente della Circoscrizione 1 Cristina Savio, il gruppo si è poi concesso un’ordinata marcia tra le vie del centro andando a ripercorrere alcuni tratti degli antichi cardo (via Palatina/San Tommaso) e decumano (via Garibaldi) massimi, assi principali delle vie dell’antica Augusta Iulia Taurinorum senza tralasciare un veloce ma intenso passaggio nei giardini dei Musei Reali, caratterizzato da innumerevoli foto da parte dei passanti sopresi e meravigliati di poter vedere gli “ambasciatori contemporanei” di quella civiltà alla quale va tra l’altro dato il merito della disposizione a scacchiera delle vie cittadine perfettamente a scacchiera che fanno si che Torino venga sempre citata ogni qualvolta si parla di città di fondazione romana.
In occasione delle giornate europee del patrimonio 2025, previste per oggi e domani, sabato 27 e domenica 28, la Quarta Legio parteciperà al grande evento in programma a Susa per valorizzare l’anfiteatro della città, l’antica Segusio, in collaborazione con il Gruppo Storico Romano, il Parco Archeologico del Colosseo di Roma e Ars Dimicandi, associazione specializzata nei giochi gladiatori a livello internazionale.
“Nel frattempo le origini ultra bimillenarie della città di Ivrea anche quest’anno sono rimaste inutilmente ancora ad attendere qualcuno che nell’attuale Giunta – conclude Mindo – mostri concretamente la volontà di credere nelle possibilità di valorizzare la storia romana della città con le forze del territorio, come a suo tempo fecero gli assessori Povolo e Piccoli nel 2022 con le Giornate Romane di Eporedia, che oltre ad un buon riscontro di pubblico riuscirono a collezionare anche un’interrogazione consiliare da parte dell’allora minoranza (nel frattempo divenuta maggioranza) ancor prima che si svolgessero”.



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