LA CASSA – Quattro misure cautelari per corruzione e falso, connessi all’emissione di codici identificativi per le giostre, emessi dal Comune di La Cassa con modalità illegittime.
È emerso nelle indagini condotte dai Carabinieri Sezione di Polizia Giudiziaria e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, in seguito ad alcuni accertamenti effettuati dai Vigili del Fuoco di Vercelli e Torino.
In particolare è stato accertato che i codici identificativi, la cui emissione è vincolata al positivo parere della Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, erano stati rilasciati senza convocare il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, membro della commissione.
Le successive indagini hanno permesso di appurare che effettivamente il Responsabile della Polizia Locale competente per l’attribuzione dei codici identificativi aveva rapporti con alcuni soggetti intermediari e con un ingegnere a cui i proprietari si rivolgevano al fine di ottenere tutta la documentazione necessaria per mettere in esercizio i propri spettacoli viaggianti.
Gli indagati, ben consci del mancato rispetto delle procedure, approfittando dell’organizzazione di manifestazioni cittadine, organizzavano per finta le Commissioni Comunali di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo a seguito delle quali venivano rilasciati un corposo numero di codici identificativi per le giostre. Durante le sedute delle Commissioni, così come osservato durante le indagini attraverso pedinamenti e intercettazioni, erano assenti gran parte dei membri previsti dalla normativa di settore, ma soprattutto non venivano montate e collaudate le attrazioni da esaminare, che venivano comunque certificate come idonee all’impiego, quindi, con un possibile grave pericolo per la sicurezza degli utenti. Inoltre è stato accertato che il Responsabile del Comando di Polizia Locale del Comune di La Cassa aveva ricevuto in alcune occasioni denaro in cambio dell’illegittima emissione dei codici identificativi.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico del Responsabile del Comando di Polizia Locale del Comune di La Cassa e di uno degli intermediari tra i giostrai ed il Comandante; applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a carico del secondo intermediario nonché la misura cautelare dell’obbligo di dimora e del divieto temporaneo di esercitare la professione di ingegnere per sei mesi per il tecnico.
Ieri sono state inoltre effettuate operazioni di perquisizione a carico dei destinatari delle misure cautelari nonché presso il Comune di La Cassa. Sono tuttora in atto le indagini finalizzate ad acquisire in maniera integrale il quadro probatorio sulla vicenda.
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