RIVAROLO CANAVESE – “Botta e risposta” post-consiglio tra Ghirmu e Zucco Chinà

RIVAROLO CANAVESE – Colpisce “a gamba tesa” con un comunicato post-consiglio, il gruppo di opposizione, Energia per Rivarolo, guidato da Helen Ghirmu, sull’appellativo utilizzato dal primo cittadino, Martino Zucco Chinà, nei confronti di Ghirmu, durante la discussione sul punto relativo al Motocross.
“Non siamo più disposti a raccogliere i suoi rigetti emotivi. – Si legge nel comunicato del Gruppo Energia per Rivarolo – Non quando, in pieno torto, si ritrova incapace di argomentare e scivola cadendo per l’ennesima volta nell’offesa.” Quindi spiega l’accaduto: “La delibera, presentata con riferimenti normativi errati che la renderebbero facilmente impugnabile, è stata oggetto di precise e puntuali critiche da parte dei gruppi di minoranza “Rivarolo” ed “Energia per Rivarolo”, che hanno evidenziato i vizi di procedura tecnici, oltre che la mancanza di un’analisi approfondita sia dell’impatto ambientale che di socio-economico dell’attività. Il nostro gruppo ha richiesto con forza di rimandare il punto per rivederne la correttezza normativa e indire un consiglio comunale aperto, volto all’ascolto della cittadinanza tutta (a favore e contro), e all’analisi di dati più precisi su un tema tanto sentito.
Incalzato in modo severo dai due capogruppo di minoranza, il Sindaco ha sentito la terra mancare sotto ai piedi. Ma nell’ultimo tentativo di difesa, due pesi e due misure. Quando mancano le argomentazioni, restano le offese. E nei confronti di una donna, ancora di più: “La consigliera Ghirmu ha fatto la piaciona con il pubblico”, alludendo dunque a presunte affermazioni “seduttive”, ritenendo che “piacioso” sia sostenere argomenti contrari alle posizioni della maggioranza.
Lo chiamavamo il Superbo, – prosegue la nota – quando utilizzava il suo curriculum vitae per zittire il nostro consigliere Cerrano non volendogli riconoscere competenze acquisite in 40 anni di lavoro nella macchina comunale. Lo chiamiamo oggi il Misogino. Il Sindaco ha dimostrato di non essere disponibile a sostenere un confronto dialettico acceso, ma rispettoso. La sua avversità nel rispondere alle argomentazioni con contenuti e toni appropriati è stata nuovamente dimostrata. Ma questa volta ha davvero esagerato.”

“Come donna, cittadina e consigliere comunale, – precisa Helen Ghirmu – condanno con fermezza questo linguaggio sprezzante e misogino, che offende non solo la mia dignità personale, ma quella di tutte le donne che, con competenza e dedizione, operano nelle istituzioni e nella società civile. Quanto accaduto rappresenta una triplice sconfitta per il Sindaco: Tecnica, per una delibera che ha dovuto ritirare; Politica, per un’idea che non ha avuto il coraggio di difendere fino in fondo; Umana, per non aver saputo sostenere il competente livore di una donna preparata e capace di difendere la complessità della realtà cittadina, senza perdere lucidità e rispetto.”

Il gruppo chiede poi pubbliche scuse Zucco Chinà “come atto dovuto verso tutte le donne, tutte le cittadine e tutti i cittadini. Le parole hanno un peso, costruiscono la realtà e la sua percezione. Sceglierle è una Responsabilità che chi ricopre la carica di Primo Cittadino ha il dovere di assumersi pienamente”.

“Il comunicato mi sembra una reazione spropositata a freddo di una parola di troppo, certamente infelice, detta a caldo, nel corso di un dibattito infuocato. – Replica il Sindaco Martino Zucco Chinà alla nota – Comunque, se il termine è parso così offensivo ad Helen Ghirmu non ho problemi a chiedere scusa. Da parte mia aggiungo alla galleria di epiteti che mi sono arrivati dalla sinistra aggiungo anche quella di misogino, che farà certamente sorridere le mie tre signore in giunta e tiro avanti. Spiritus durissima coquit.”