RIVAROLO CANAVESE – La polemica sulla questione “Gobetti”, ossia la presenza a Rivarolo Canavese dello Storico Eric Gobetti all’IIS Moro per presentare il suo libro, prevista per oggi, martedì 11 marzo 2025 e poi annullata in seguito all’attacco da parte di FdI e in particolare del Consigliere Regionale e Vice Capogruppo di partito Roberto Ravello, scelta dapprima difesa dalla dirigente scolastica Cosetta Borelli e dal Dipartimento di filosofia e storia dell’Istituto “Aldo Moro” (che aveva deciso l’incontro), non si placa.
A questo punto, la politica e non solo, anche il mondo della cultura, dell’istruzione e i cittadini si sono divisi in due, tra chi difende il punto di vista di Fratelli d’Italia, e chi ritiene che la scuola debba, come a rigor di logica (e di Costituzione), essere “super partes” e non essere oggetto di manipolazione da parte della politica, mantenendo la propria indipendenza.
L’Onorevole Marco Grimaldi, Vicecapogruppo di AVS alla Camera, ha presentato un’interrogazione al Ministero dell’Istruzione e del Merito, nella quale, al termine della premessa ossia dell’illustrazione di quanto accaduto, dichiara e chiede: “Uno dei compiti fondamentali della scuola è quello di garantire la libertà di pensiero e di opinione, arricchendo il percorso formativo degli studenti e delle studentesse con momenti di incontro, approfondimento, progetti formativi che stimolino il pensiero critico e il confronto tra diversi punti di vista anche su argomenti complessi. Chiediamo se non intenda promuovere, tramite il competente ufficio scolastico regionale, le opportune verifiche circa eventuali pressioni esterne giunte alla dirigente scolastica per convincerla a rinviare l’incontro che, fino al 4 marzo 2025 aveva fermamente difeso e confermato; quali iniziative di competenza intenda assumere per tutelare l’autonomia degli istituti scolastici, la libertà di insegnamento e le libere decisioni assunte dagli organi collegiali da indebite ingerenze di carattere politico e ideologico.”
Anche l’Onorevole Marco Berruto, PD, ha presentato un’interrogazione al Ministro Valditara: “Chiedo al Ministro quali siano le origini di queste pressioni, perchè l’ufficio scolastico regionale abbia esercitato queste stesse pressioni sulla Dirigente Scolastica e perchè un consigliere regionale fosse a conoscenza di una circolare che non era stata ancora inviata. In attesa di una risposta convincente, affinchè non ci si debba immaginare di essere ripiombati nel periodo delle liste di proscrizione e dei libri proibiti, invito docenti e studenti dell’Istituto Aldo Moro a organizzare un confronto con Eric Gobetti, in qualsiasi altro luogo a libero accesso. Sarò felice di partecipare per dare il mio contributo a tenere in vita due principi: quello fondante della nostra Repubblica, la democrazia, e quello tutelato dall’articolo 33 della Costituzione, la libertà dell’insegnamento.”
Nel frattempo continuano ad arrivare note e dichiarazioni di solidarietà nei confronti dell’IIS Moro (dirigenza e docenti).
I docenti e la Dirigente Scolastica Katia Milano dell’istituto Piero Martinetti di Caluso intendono esprimere e rendere pubblica la propria solidarietà all’istituto Aldo Moro:
“Apprendiamo con preoccupazione – dichiarano – le vicende riguardanti la presentazione del libro E allora le foibe? di Eric Gobetti presso l’IIS Aldo Moro di Rivarolo Canavese e intendiamo esprimere la nostra solidarietà a tutti i colleghi dell’istituto. La scuola, così come pensata dalle nostre madri e dai nostri padri costituenti, è portatrice e garante della libertà di espressione di tutti, così come sancito dall’art. 33 della nostra Costituzione, secondo cui “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”. Per tale ragione, l’organizzazione di qualsiasi attività scolastica deve essere sottoposta esclusivamente alle decisioni stabilite in sede di collegio dei docenti e ogni ingerenza esterna solleva seri interrogativi sull’indipendenza della scuola pubblica e sul rispetto della sua funzione sociale. Auspichiamo che questo intollerabile episodio possa costituire un’occasione collettiva, sia per la comunità educante sia per quella politica, affinché si rifletta sull’inalienabile necessità di mantenere la scuola libera da qualsivoglia pressione mediatica e politica. Con la presente, intendiamo rinnovare il nostro impegno volto a sostenere una scuola indipendente – concludono – e capace di educare al raggiungimento di uno spirito critico autonomo, guidati dalla convinzione di poter contribuire alla creazione di una società in cui il dialogo e la crescita culturale possano prosperare liberamente”
Diplomatica la dichiarazione del Sindaco di Rivarolo Canavese, Martino Zucco Chinà: “Come amministrazione comunale non possiamo che prendere atto della decisione finale assunta dall’Istituto Moro. Personalmente ritengo sia stata una scelta di buon senso nel prioritario interesse di garantire agli studenti un clima scolastico sereno e disteso, anche in vista degli esami di stato.”
Mentre l‘Assessore all’Istruzione di Rivarolo, Marina Vittone, dichiara: “Sono molto amareggiata dalla strumentalizzazione politica che si è fatta dell’intera vicenda e sono preoccupata per le divisioni che in questo modo si sono insinuate all’interno della comunità scolastica, che di certo non favoriscono un sereno clima di apprendimento per gli studenti. La scuola dovrebbe essere un luogo dove coltivare un confronto libero, fornendo ai giovani strumenti per formarsi un pensiero critico autonomo sulle questioni storiche, come su quelle socio-economiche di ieri e di oggi. Auspico che ogni discussione possa comunque essere ricondotta a toni più pacati e rispettosi delle diverse sensibilità.”
Mentre si schiera a favore della libera scelta in didattica il gruppo di opposizione “Energia per Rivarolo” (Helen Ghirmu, Silvia Donetti e Riccardo Cerrano): “La scuola non è uno spazio passivo su cui agire. È composta di anime che manifestano e manifesteranno la loro sensibilità. È ormai evidente che non si tratta più di “foibe”. Si tratta di autonomia scolastica, di libertà di pensiero e di parola. Ma non solo. Si tratta di educare gli studenti offrendo loro gli strumenti per sviluppare capacità di analisi critica della realtà, nella sua complessità, anche e soprattutto attraverso lo studio della storia.
Non desideriamo una scuola che offra informazioni premasticate e digerite ai nostri studenti.
Desideriamo una scuola viva e vitale, che dia gli strumenti per conoscere, analizzare, valutare le fonti e, dunque, esprimere un proprio giudizio, oppure sospenderlo ed avere il coraggio di ammetterlo e di approfondire ancora per trovare risposte ai propri dubbi. Il nostro gruppo consiliare sta ricevendo moltissime sollecitazioni che condivideremo con l’Amministrazione Comunale. Poco importa quali siano le sensibilità politiche che abitano la maggioranza. Se la politica, a livello comunale, non ha fiducia nella capacità di discernimento e analisi dei nostri giovani, se si crede che siano manipolabili o “indottrinabili” con una conferenza, allora stiamo lavorando su una scala di valori completamente falsata. Posto che l’analisi di fatti storici non è MAI indottrinamento. D’altra parte però – prosegue Energia per Rivarolo – la forte risposta collettiva in difesa sia della libertà di espressione che dell’autonomia scolastica da interferenze inopportune fa ben sperare sulla tenuta della democrazia e del buon senso, nonostante i ripetuti attacchi. La solidità degli anticorpi democratici è evidente. Oltre alla società civile e alla comunità locale, rivarolese e non solo, che ha reagito prontamente, colgo l’occasione per ringraziare i consiglieri regionali Pentenero e Ravinale per le loro prese di posizione nette e decise e i parlamentari Berruto, che afferma che “sembra di essere ripiombati nel periodo delle liste di proscrizione e dei libri proibiti” e confida nella risposta degli studenti e Grimaldi, che chiede riscontri su eventuali pressioni dell’ufficio scolastico regionale e dubbi sulla circolare.
Siamo certi che saranno proprio loro, le nostre ragazze e i nostri ragazzi, a reagire nel migliore dei modi, e che la vicenda contribuirà a fare maturare la loro coscienza critica. In fondo la vicenda può offrire spunti di riflessione e potrà tradursi in una lezione dal vivo di educazione civica e di diritto costituzionale. Sentiamo di poter dire che i nostri ragazzi hanno strumenti più che adeguati per analizzare la realtà e lo hanno dimostrato più volte. Abbiamo fiducia in loro e nei loro docenti. Siamo certi che sapranno creare il clima e il contesto più opportuno per difendere il libero pensiero, la libera parola e il libero confronto. Poiché questi valori non hanno colore politico.
Restiamo a disposizione della comunità scolastica e della società civile rivarolese, che da sempre ha dimostrato di saper essere più che misurata nei toni e nei modi, ma che sa anche perfettamente quando occorre alzare la voce. Ringraziamo lo storico Eric Gobetti e gli riportiamo il desiderio espresso da molti di incontrarlo al più presto.”
Gli stessi docenti dell’IIS Aldo Moro, hanno inviato ai media le loro dichiarazioni: “Noi, docenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Aldo Moro” di Rivarolo Canavese, esprimiamo la nostra profonda indignazione e delusione per il rinvio a data da destinarsi della conferenza programmata con lo storico Eric Gobetti, prevista per l’11 marzo 2025. Il rinvio dell’evento a data da destinarsi, a nostro parere, è avvenuta in seguito a pressioni esterne alla scuola, compromettendo l’autonomia scolastica e la libertà di insegnamento. Siamo particolarmente amareggiati per il fatto che tale decisione sia stata comunicata da alcuni organi di stampa, prima ancora che giungesse comunicazione ufficiale al corpo docente tramite le consuete circolari interne. Evidentemente qualcuno all’esterno della scuola era a conoscenza del contenuto della circolare prima che essa venisse comunicata ai docenti e alla scuola e, fatto ancora più grave, l’ha reso pubblico senza averne diritto.
Riteniamo fondamentale ribadire l’importanza della libertà di insegnamento, sancita dall’articolo 33 della Costituzione Italiana, che garantisce ai docenti la possibilità di proporre e discutere tematiche rilevanti per la formazione critica degli studenti. Lo slittamento o peggio l’annullamento di un evento culturale, motivato da pressioni politiche, rappresenta un pericoloso precedente che rischia di compromettere il pluralismo delle idee e l’arricchimento culturale all’interno della scuola.
Invitiamo le istituzioni e le forze politiche a rispettare l’autonomia delle istituzioni scolastiche, evitando ingerenze che possano limitare la libertà educativa e il diritto degli studenti a una formazione completa e imparziale. Confidiamo che situazioni analoghe non si ripetano in futuro e che si possa lavorare insieme per garantire un ambiente scolastico libero, democratico e rispettoso delle diverse opinioni.”
© Riproduzione riservata - vietato l'utilizzo di testi, video e foto se non espressamente autorizzato dall'Editore. Ci scusiamo per i loghi evidenti su foto e video ma siamo obbligati a causa di alcuni colleghi per niente professionali
Per restare sempre aggiornato con le notizie di ObiettivoNews, iscriviti ai nostri canali gratuiti:
la newsletter di WhatsApp per le notizie di Cronaca (per iscriverti invia un WhatsApp con scritto NEWS ON al 342.8644960);
il nostro canale Telegram (ObiettivoNews);
il nostro canale WhatsApp https://whatsapp.com/channel/0029Va9vIQO30LKS6x1jWN14 con le notizie selezionate dalla nostra redazione.