CASTELLAMONTE – Grande il rammarico per l’annullamento della fiera a scopo precauzionale per la situazione di criticità generata dalla diffusione della febbre catarrale degli ovini (Blue Tongue) che impone la massima cautela, per non compromettere l’attività degli allevamenti.
L’Amministrazione comunale ha atteso più a lungo possibile, sperando in risvolti favorevoli per poter evitare questo atto doloroso. Gli uffici hanno mantenuto contatti costanti con la Regione Piemonte, il Servizio veterinario dell’ASL TO4, gli allevatori.
Il Vicesindaco e Assessore all’Agricoltura del Comune di Castellamonte, Teodoro Medaglia, ha provato fino all’ultimo a tentare di capire se c’erano margini di garanzia per svolgere la Fiera agricola in sicurezza per allevatori e bestiame. Il rischio si è rivelato troppo alto e la decisione, seppur sofferta, è una scelta che denota grande senso di responsabilità.
“Una decisione inevitabile – ha spiegato il Vicesindaco e Assessore all’Agricoltura Teodoro Medaglia – per la forte diffusione della “blue tongue” anche nelle nostre zone. Da alcune settimane sono stati segnalati focolai di “Lingua blu” in allevamenti di pecore, capre e bovini delle nostre zone. Colpisce i ruminanti, anche quelli selvatici, ma non si trasmette per contatto. Responsabile del contagio è un moscerino che punge animali malati e successivamente infetta quelli sani. La trasmissione è rapidissima e le pecore muoiono. I veterinari dell’ASL TO4 ci hanno spiegato che i bovini presentano di solito una sintomatologia più blanda, ma possono avere conseguenze gravi, come un calo nella produzione del latte e aborti, con ripercussioni rilevanti dal punto di vista economico per le aziende agricole. Alcuni allevatori ci hanno fatto sapere che non sarebbero venuti alla fiera, anche perché avrebbero dovuto spendere non poco per comprare sostanze repellenti da spruzzare sugli animali per tenere lontani gli insetti. La decisione di rinunciare alla rassegna zootecnica è sostanzialmente una scelta di responsabilità: non ci sembra corretto esporre gli animali ad un rischio di contagio troppo elevato”.
L’evento, tradizionalmente organizzato dall’Amministrazione Comunale di Castellamonte in collaborazione con l’Ente Ricreativo Sant’Antonio (E.R.S.A) sarebbe arrivato alla 27ma edizione.
La manifestazione si svolgeva nel periodo del rientro degli allevatori dagli alpeggi, nell’intento di promuovere i prodotti locali e di sostenere l’agricoltura e la zootecnia e dare il giusto riconoscimento e la corretta visibilità al gran lavoro di agricoltori e allevatori.
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