CASTELLAMONTE – Questa mattina, sabato 12 ottobre 2024, si è tenuta la cerimonia di intitolazione di una via in località Piova, a Castellamonte, a Luigi Massucco.
Un desiderio del figlio, Alberto Massucco, realizzato dall’Amministrazione comunale ed in particolare dal Sindaco Pasquale Mazza.
“L’ho fatto con piacere. – Ha dichiarato il primo cittadino – Perchè Alberto Massucco è una figura che ha fatto tanto per Castellamonte e così il padre. È stata coinvolta anche Cuorgnè perchè Piova è alle porte, e unisce, così come dice Alberto Massucco, i due comuni.”
Ad essere intitolata è stata la via che conduce all’azienda Massucco. Sulla targa è riportata la scritta “via Luigi Massucco Fucinatore 1906-1997”. “Perchè lui era un fucinatore – ha spiegato il figlio, Alberto – e amava esserlo.”
Ad accompagnare la cerimonia, due Filarmoniche unite: la Società Filarmonica di Castellamonte e la Società Filarmonica di Spineto.
Luigi Massucco era nato a Colleretto Castelnuovo il 23 dicembre 1906. All’età di 15 anni, per un incidente sul lavoro, perde il padre Felice nella bottega di fucinatura di attrezzi agricoli, a Piova, piccolo borgo della frazione Spineto di Castellamonte.
Luigi, per tutti Gino, diventa prematuramente responsabile del nucleo famigliare, composto dalla madre e da un fratello più piccolo.
Dovendo provvedere al sostentamento della famiglia, si fa presto assumere come operaio da aziende di stampaggio a caldo della zona. Impara velocemente il mestiere e decide poi di mettersi in proprio, riattivando la fucina di Piova e trasformandola in una fabbrica di stampaggio a caldo.
Una vita di sacrificio, la grande passione per il lavoro ben fatto, anche a discapito dell’interesse economico, rappresentano i tratti distintivi di Luigi Massucco.
L’essere sempre in prima linea, dando l’esempio nel lavoro manuale, ha fatto sì che fosse benvoluto e stimato da maestranze e collaboratori che, nei decenni, sotto la sua guida, si sono succeduti e hanno contribuito al successo della fucina.
Vittima a sua volta di un incidente sul lavoro nel quale perde alcune dita, prosegue incessantemente l’attività affiancato dalla moglie Olga, che si occupa dell’azienda sino al 1980, gettando le basi dell’attuale “Massucco Industrie”.
Nel 1981 si ritira dall’attività dopo quasi 60 anni di lavoro. Muore nel 1997, poco dopo aver compiuto 90 anni.
Gino ha amato Piova, dalla quale non ha mai voluto separarsi, perfino dopo essersi ritirato dall’attività, continuando ad abitare nella casa a fianco della fucina.
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