CANAVESE – Ci sono grosse difficoltà nell’ambito sanitario dell’Asl To4 relative alla carenza di personale infermieristico.
Nursind, il Sindacato delle Professioni Infermieristiche, ha inviato una lettera alla Conferenza dei Sindaci.
La pubblichiamo qui integralmente:
“Con la presente la nostra Organizzazione Sindacale intende portare alla vostra cortese attenzione, una gravissima criticità sempre più in ascesa e che a breve metterà in ginocchio anche il servizio sanitario del nostro territorio.
Leggiamo sovente la vostra preoccupazione in merito alle criticità sui servizi offerti dall’Asl To4 a causa della carenza di personale medico, ma non possiamo non evidenziare come la vera emergenza è e sarà sempre di più quella legata agli infermieri.
Lo avevamo evidenziato dopo l’insediamento dell’attuale Direttore Generale, che la preoccupazione di non riuscire a reclutare personale medico, sarebbe stata presto sostituita da quello infermieristico.
Infatti, mentre per i medici i dati OCSE ci dicono che, aldilà della sofferenza per alcune specialità, ci sono, per gli infermieri si parla di una forte carenza.
Criticità che aumenta ulteriormente se consideriamo che rispetto alle Aziende di Torino, il territorio dell’Asl To4 risulta meno appetibile soprattutto per alcune aree.
Il numero di personale infermieristico che si laurea presso il nostro prezioso Corso di Laurea in Infermieristica di Ivrea, non è più sufficiente a soddisfare nemmeno il fabbisogno ordinario dell’Asl To4.
Ci sono infatti grosse difficoltà nel garantire la copertura del turn-over, nonostante le graduatorie concorsuali finiscano in un paio di settimane.
Il numero di uscite a vario titolo è superiore rispetto a quello delle entrate.
Di questo passo non solo non vedremo mai l’applicazione del DM77 e di tutta la riorganizzazione territoriale, ma saremo costretti a ridurre ulteriormente posti letto e chiudere o non riaprire servizi come già oggi sta accadendo.”
E conclude: “In tempi rapidi purtroppo, aldilà di proclami e promesse, saremo costretti a dover decidere quali servizi mantenere aperti e quali chiudere.
Su un tema così importante, auspichiamo che il nostro grido di allarme venga accolto e vi esortiamo non solo a sensibilizzare la Regione ad intraprendere azioni così come avvenuto in altre realtà, ma per quanto di vostra competenza, a diventare parte attiva, aprendo un tavolo di confronto sul tema ed eventualmente intraprendere iniziative, oltre ai interventi possibili, per contrastare e/o limitare anche se parzialmente la criticità che ci troveremo di fronte.”
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