CASTELLAMONTE – A Castellamonte con l’ambiente non si scherza e questa volta ne hanno beneficiato animali di specie protette. Grazie al lavoro di indagine del servizio Ambiente del Comune in collaborazione con le Guardie ambientali d’Italia, impegnati in sopralluoghi congiunti per abbandono di rifiuti, venerdì mattina un uomo è stato denunciato in Procura per detenzione di animali esotici senza autorizzazione e gli animali sono stati sequestrati e portati al sicuro.
Nel corso di un sopralluogo congiunto tra il servizio ambiente del Comune e le Guardie ambientali italiane, è stata individuata in pieno centro a Castellamonte una situazione che ha insospettito tanto da richiedere ufficialmente ai Carabinieri forestali e al CITES un sopralluogo per sospetta detenzione di animali esotici senza autorizzazione (tartarughe di terra probabile specie Hermannii e pappagallini gialli, altri verdi e azzurri oltre che alcuni esemplari di calopsite oltre a una ghiandaia)
Monitorare la detenzione e il commercio illecito di specie rare e protette a rischio estinzione si afferma sempre più come una priorità affinché l’ambiente e la biodiversità che lo abita possano essere tutelati. I Carabinieri CITES svolgono in questo settore un ruolo molto importante, agendo su tutto il territorio nazionale.
I Carabinieri CITES hanno il compito, dunque, di verificare che sul territorio nazionale vengano rispettati i Regolamenti n. 338/1997/CE del 9 dicembre 1996 (Protezione delle specie di flora e fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio) e n. 865/2006/CE del 4 maggio 2006 (recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio), nonché la legge nazionale 150/92 (che istituisce il divieto di detenere animali pericolosi).
Attraverso una rapida indagine, è possibile stabilire come le specie animali (sia esemplari vivi che oggetti da essi derivati) siano più commerciate rispetto a quelle vegetali, che si presentano invece difficili da riconoscere perché modificate nel loro aspetto per essere trasportate senza troppi ostacoli (ad eccezione delle Cactacee che, per motivi di collezionismo, sono quelle più presenti sul mercato e si trovano nell’Allegato A).
Gli animali erano detenuti in condizioni improprie e una delle tartarughe di terra presentava danni al carapace.
In condizioni normali, la tartaruga di terra ha un guscio bello liscio, a elmetto, ma quando abbiamo davanti una piramidalizzazione, ecco che gli scuti formano una punta che spinge verso l’esterno, prendendo una caratteristica forma a piramide. La piramidalizzazione è un segnale molto forte che l’organismo è in sofferenza.
‘’Ringrazio la sensibilità dei tecnici intervenuti e la loro esperienza, che ha fatto emergere una situazione che andava assolutamente verificata e che infatti ha portato alla liberazione e alla messa in sicurezza di animali esotici che venivano detenuti in condizioni tali da farli ammalare’’ – dichiara l’assessore all’ambiente Patrizia Addis.
‘’Si rischiano denunce penali e multe salatissime per la detenzione di animali esotici senza autorizzazione. La sinergia con il nucleo dei Carabinieri forestali e dei CITES ha consentito di verificare la fondatezza dei sospetti del nostro servizio ambiente e di far mettere in salvo gli animali. Sono molto soddisfatto da questi risultati. – ha dichiarato il Sindaco Mazza. – Detenere delle tartarughe o altri animali che appartengono a specie protette che non sono state denunciate può costare caro. Se questi animali sono privi di documenti e vengono posseduti illegalmente si può andare incontro a sanzioni molto salate. La legge n.150 del 1992 infatti stabilisce per i trasgressori l’arresto da sei mesi sino a due anni oltre a un’ammenda che potrebbe arrivare a 150.000 euro e il sequestro del pet.’’
‘Abbiamo effettuato questo sopralluogo congiunto per la presenza di una situazione di abbandono di rifiuti e invece ci siamo imbattuti in qualcosa di diverso che ci ha insospettiti. La presenza di tartarughe di terra in uno spazio esiguo, al buio. – Chiude l’ispettore ambientale del Comune – Spesso le persone non sono consapevoli dei danni che cagionano all’ambiente, in questo caso ad animali di specie protette. Abbiamo redatto un verbale di sopralluogo e richiesto un intervento urgente ai due nuclei dei Carabinieri e del CITES, che ci supportano nella verifica di reati ambientali più gravi. Fare rete è l’unico modo di agire nel modo corretto e tutelare chi e cosa, da solo, non può farlo. Grazie al Sindaco Mazza e all’assessore Addis per la sensibilità e la fiducia nei confronti del Servizio Ambiente. Non è scontato. Grazie alla convenzione con le Guardie ambientali d’Italia che il Comune id Castellamonte ha convenzionato recentemente, abbiamo la garanzia di una costante e capillare attenzione sul territorio per il presidio e la tutela dell’ambiente.’
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