VOLPIANO – I fatti risalgono a qualche giorno fa. O meglio, a qualche notte fa. Un’auto percorre la provinciale 87, quella che da San Benigno porta in direzione Chivasso. All’improvviso l’autista vede del fumo salire dal proprio veicolo. Sterza nella prima via che incontra, quella che porta a Cascine Malone, per potersi fermare in sicurezza. Il tempo di effettuare la manovra, di scendere dal mezzo per verificare la situazione, e il veicolo in una fiammata esplode. Un botto, e un lampo, che svegliano i residenti della borgata. I più vicini si vestono in fretta e furia e accorrono, per capire se l’automobilista stia bene, se abbia bisogno di qualcosa. Di più non possono fare. Le fiamme divorano il mezzo, distruggendolo completamente. Nessuna conseguenza, se non quella di vedere andare letteralmente in fumo un mezzo che proprio economico non doveva essere, per l’automobilista.
E terminata la disavventura per lo sfortunata autista, inizia quella dei residenti. Che prima devono sollecitare a più riprese perché la carcassa del mezzo, che occupava una buona metà della strada, venga rimossa, e poi a più riprese devono sollecitare nuovamente uffici e autorità preposte perché il manto stradale, fuso dal rogo, venga ripristinato permettendo loro di poter percorrere in sicurezza quel pezzo di strada. Amarezza che si unisce ad amarezza: «Anche per quanto riguarda la sicurezza della provinciale continuiamo a rimanere inascoltati – dicono – Le auto che la percorrono sfrecciano ad altissima velocità, creando un potenziale pericolo per i residenti che devono transitare a piedi o che dalle borgate che insistono in questa zona devono immettersi sulla strada».
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