PIEMONTE – La situazione per gli studenti piemontesi che hanno diritto alla borsa di studio erogata dalla Regione Piemonte continuano a vivere un’odissea. Nonostante la parole confortevoli dei giorni scorsi dell’Assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino, sono quasi in 2000 quelli che non hanno ancora visto e non sanno quando vedranno la prima rata della borsa di studio a cui hanno diritto e molti di loro sono in difficoltà e, alcuni, potrebbero dover lasciare gli studi a causa dei ritardi della Regione.
A metter in luce la problematica sono il Capogruppo regionale di Liberi Uguali Verdi, Silvana Accossato e il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.
“L’Assessore Elena Chiorino gioca con le parole sulla pelle degli studenti in difficoltà. Pochi giorni fa ha dichiarato ‹‹Avevamo promesso che le borse di studio sarebbero state pagate a tutti i vincitori entro fine gennaio e così è stato: martedì si è provveduto ad eseguire tutti i bonifici››.
In realtà a fine gennaio Edisu finalmente ha pagato la prima rata agli studenti per cui già a dicembre erano state previste le coperture ma rimangono in attesa i 1.959 che sono stati dichiarati idonei, ovvero sono in possesso dei requisiti previsti dal Bando, ma non possono usufruire del beneficio richiesto per esaurimento delle risorse disponibili. Martedì mattina gli studenti, con un presidio davanti al Consiglio regionale, hanno voluto ricordarci che, nonostante le numerose dichiarazioni e promesse dell’Assessore Chiorino, in attesa dell’approvazione del bilancio regionale, molti di loro non hanno ancora ricevuto la borsa di studio che gli spetterebbe, intanto però ci sono affitti e bollette da pagare e la spesa per mangiare da fare. Da anni ci battiamo perché la sciagurata figura dello studente idoneo, ma non vincitore scompaia dalla nostra Regione. Dal 2016 allo scorso anno ci siamo riusciti con successo e non permetteremo che si torni indietro. Chiediamo alla Giunta Cirio di passare dalle chiacchiere ai fatti e di trovare soluzioni contabili concrete che consentano di risolvere questa situazione che sta compromettendo gravemente il diritto a studiare di quasi 2000 ragazzi” hanno dichiarato Accossato e Grimaldi.
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