CALUSO – L’iniziativa legata al “Giorno della Memoria” che è andata in scena a Caluso nei giorni scorsi e che ha visto coinvolti gli studenti del Liceo Martinetti come gli allievi dell’Istituto comprensivo cittadino è andato ben oltre.
Il momento storico che stiamo vivendo, dove i conflitti stanno sconvolgendo parte del nostro mondo e non possono lasciarci indifferenti, ecco che un evento di questo tipo si è trasformato in uno speciale momento di “educazione alla pace”.
Ne è nata una riuscita iniziativa, capace di vedere la stretta collaborazione tra ragazzi e ragazze di età diverse, che è sfociata nella realizzazione di una cosiddetta “memowalk”, ovvero una particolare attività di apprendimento, realizzata attraverso una serie di tappe itineranti.
Di fatto, gli studenti del Martinetti hanno vestito i panni dei ciceroni, accompagnando i loro colleghi più giovani della classi Terze della Scuola Secondaria di Primo grado, raccontando via via fatti e storie legate alla Seconda Guerra Mondiale.
All’uscita hanno preso parte anche la prima cittadina di Caluso, Maria Rosa Cena, le dirigenti scolastiche Katia Milano e Paola Bianchetta, che nel corso dei loro interventi hanno prima di tutto ribadito quanto sia fondamentale adoperarsi per una società più inclusiva e cooperante, esortando i giovani a non dimenticare il passato, per costruire un’identità più solida per il futuro.
Nel corso della giornata si è svolta nella piazzetta Ninfa Albaluce, dove sorge il Memoriale calusiese, anche una cerimonia nel corso della quale è stato deposto un mazzo di fiori
gialli come la stella che gli ebrei, nel periodo dell’Olocausto erano costretti ad indossare, sono stati posati alcuni sassi sul basamento, secondo l’usanza ebraica, mentre un ulteriore momento di riflessione è stato regalato dalla formella commemorativa di via Bettoja, che insieme all’installazione legata al Memoriale sono state realizzate per mezzo del contributo del Comune di Caluso, della Comunità Ebraica di Torino, dell’Istituto De Levy contro gli antisemitismi e dell’istituzione statunitense “The Olga Lengyel Institute”.
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