LEINI/BRANDIZZO – Non è un inizio positivo per il settore industriale in Italia e, in particolar modo, per il Canavese. A 23 giorni dall’inizio del nuovo anno sono già 2 le aziende che hanno inviato segnali di preoccupazione ai propri dipendenti: si tratta della Mondial Facert di Brandizzo e della Idrosapiens di Leini con, in totale, 83 dipendenti a rischio.
E, se nella prima azienda, secondo la Uilm di Torino si sta ricorrendo alla cassa integrazione trasferendo il lavoro ad altre aziende, alla Idrosapiens è stato già annunciato il licenziamento dei 48 dipendenti, 4 operanti nello stabilimento di Cormano.
Alla Mondial Facert, specializzata nelle produzioni meccaniche, è stato indetto uno sciopero di 10 ore in segno di protesta: i 35 dipendenti nella giornata di ieri, lunedì 22 gennaio 2024, hanno avviato un presidio dinnanzi ai cancelli dell’azienda e, neanche l’ultimo incontro tra sindacati e vertici aziendali, sembra aver dato i frutti aspettati.
“E’ una situazione ormai insostenibile. I lavoratori sono preoccupati anche perchè non riescono a trovare risposte chiare da parte della Mondial Facert e, pertanto, le iniziative di protesta continueranno” dichiara Francesco Messano, funzionario Uilm Torino.
Alla Idrosapiens di Leini, invece, l’annuncio dei giorni scorsi del licenziamento dei 48 dipendenti rispecchia la motivazione della cessata attività da parte dell’azienda costruttrice di giunti e tubi per il settore petrolifero, energia, e aerospazio nata nel 1927 e che, dal 1996, fa parte del gruppo tedesco Witzenmann, una multinazionale tedesca che fattura circa 730milioni di euro all’anno.
Sono giustamente arrabbiati e preoccupati i lavoratori ed i responsabili territoriali di Fim-Cisl e Fiom-Cgil che, tramite i propri responsabili territoriali, Fabio Militto e Marco Femia hanno fatto sentire la loro voce: “La perdita di una realtà come Idrosapiens, specializzata nelle lavorazioni di grande precisione dove sono richieste importanti capacità e certificazioni specifiche, specializzata da anni nell’aerospazio dove, proprio in un momento in cui nella provincia di Torino si aprono nuove opportunità per questo settore, non può spiegare con la semplice teoria del crollo del mercato e del contesto internazionale reso difficile dai conflitti in Ucraina e Medio Oriente la conseguente chiusura del sito di Leinì. Il gruppo Witwenmann ha la possibilità di convergere sullo stabilimento di Leinì tecnologia e prodotti utili per la salvaguardia di Idrosapiens. Insieme ai lavoratori saranno condivise tutte le iniziative utili alla salvaguardia del sito di Leinì, a partire dal presidio di mercoledì 24 alle 14 presso l’Unione Industriali di Torino per il primo incontro sulla vertenza” commentano i sindacati.
© Riproduzione riservata - vietato l'utilizzo di testi, video e foto se non espressamente autorizzato dall'Editore
Per restare sempre informato con ObiettivoNews, iscriviti ai nostri canali gratuiti:
la newsletter di WhatsApp per le notizie di Cronaca (per iscriverti invia un WhatsApp con scritto NEWS ON al 342.8644960);
il nostro canale Telegram (ObiettivoNews);
il nostro canale WhatsApp https://whatsapp.com/channel/0029Va9vIQO30LKS6x1jWN14 con le notizie selezionate dalla nostra redazione.