CUORGNÈ – Sulla recente nota inviata da Nursind, nella quale esprimeva perplessità, l’Asl To4 ha voluto esprimere alcune precisazioni in merito. Le pubblichiamo qui integralmente:
“A far data dall’8 gennaio 2024 riprenderà l’attività del Pronto Soccorso di Area Disagiata presso il Presidio Ospedaliero di Cuorgnè, garantendo così assistenza sull’intero arco delle 24 ore nel rispetto di quanto previsto dalla normativa (sala gessi, OBI-Osservazione Breve Intensiva, reperibilità specialistiche…) e con le differenze di specie rispetto a un Pronto Soccorso normale e/o a un DEA (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) di I livello. L’attività di emergenza nel presidio torna così a operare a regime, sotto la gestione e la responsabilità complessiva in carico alla struttura complessa Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza (MeCAU) Ivrea-Cuorgnè.
In relazione alla riapertura del Pronto Soccorso di Area Disagiata è prevista l’erogazione delle attività che ricalcano le caratteristiche di funzionamento del Pronto Soccorso di Area Disagiata del periodo ante-COVID
Pronto Soccorso di Area Disagiata a funzionalità H24 con:
presenza di 1 linea medica h24;
presenza di 1 linea medica h12 OBI (Osservazione Breve Intensiva) dalle ore 8 alle ore 16;
presenza di 7 infermieri sulle 24 ore (in caso di iper-afflusso si attingerà, come sempre previsto nel piano aziendale iper-afflusso, con personale in aggiunta reclutato ad hoc a tempo determinato per non penalizzare altre attività).
Servizi di supporto
presenza possibile di elisoccorso con elisuperfici dedicate;
presenza nel Presidio Ospedaliero di Anestesista-Rianimatore H24 (non prevista da normativa e anche in aggiunta all’organizzazione pre-covid);
presenza di un reparto di almeno 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri;
presenza di una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day Surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina per i casi che non possono essere dimessi in giornata; la copertura in pronta disponibilità, per il restante orario, da parte dell’équipe chirurgica garantisce un supporto specifico in casi risolvibili in loco; le sale operatorie saranno quindi aperte solo per effettive emergenze per imminente pericolo di vita;
presenza di possibilità di eseguire indagini radiologiche con anche trasmissione di immagini collegata in rete al centro spoke più vicino, eccetto la TAC con mezzo di contrasto che verrà effettuata presso centro spoke e/o centro hub di riferimento;
presenza di possibilità di indagini laboratoristiche, anche in Pronto Soccorso, H24;
presenza di consulenze specialistiche in sede e/o presso ospedale spoke di riferimento;
presenza di un protocollo che disciplina i trasporti secondari dall’Ospedale di zona particolarmente disagiata al centro spoke o hub;
presenza di attività di sala gessi diurna feriale. Nei pre-festivi e festivi è operativa la sala gessi dell’ospedale spoke.
Rimane da precisare che, proprio perché si tratta di Pronto Soccorso di Area Disagiata e non di Pronto Soccorso normale o di DEA di I livello, le patologie non trattabili in loco (in particolare e per esempio le patologie tempo-dipendenti come infarto, ictus…), come già accadeva in precedenza date le prerogative proprie del Pronto Soccorso di Area Disagiata, vengono indirizzate in base a specifici protocolli verso i presidi attrezzati spoke e/o hub.”
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