LEINI – L’affaire Capirone sbarca in Regione

Sbarca con l’interrogazione presentata dal consigliere del Partito Democratico Diego Sarno, e sbarcherà di nuovo, prossimamente, con l’audizione tra il Comitato che si batte per la salvaguardia della casa di riposo e la Commissione Sanità regionale

LEINI – La vicenda del Capirone sbarca in Regione Piemonte. Sbarca con l’interrogazione presentata dal consigliere del Partito Democratico Diego Sarno, e sbarcherà di nuovo, prossimamente, con l’audizione tra il Comitato che si batte per la salvaguardia della casa di riposo (e che in questi mesi ha raccolto oltre 2mila firme a sostegno della sua battaglia) e la Commissione Sanità regionale.

Due, in sostanza, i quesiti posti da Sarno, le cui risposte sono state affidate all’assessore Marrone stante l’assenza del collega Icardi: uno relativo ai destini degli ospiti che dovranno essere trasferiti a seguito dei lavori che trasformeranno la casa di riposo, l’altro relativo ad una diversa collocazione della Casa di Comunità. «Mi sarei aspettato – commenta Sarno – di ricevere una risposta a questa seconda domanda, ma purtroppo questa è l’ennesima volta in cui una questione sottoposta a due assessori riceve una risposta parziale. L’assessore Icardi, che ha ricevuto da Cirio la delega più importante, quella alla sanità, conferma tutta la propria inadeguatezza. A questo proposito chiederemo in queste ore un’Audizione in Commissione Sanità del Comitato dei cittadini, durante la quale cercheremo finalmente di avere chiarimenti anche dal titolare dell’Assessorato alla sanità».

Per quanto riguarda, invece, la situazione degli ospiti, beh, la risposta di Marrone (e a sua discolpa va sottolineato il fatto che il tema non era di sua stretta competenza e quindi la risposta è stata data sulla base di quanto gli è stato comunicato) ha suscitato più di una perplessità nel Comitato, che il Capirone invece conosce a menadito: per Marrone, infatti, la Rsa ospiterebbe al piano terra degli uffici dell’Asl, e gli ospiti nella fase dei lavori saranno spostati al piano superiore, cosa di cui i famigliari sarebbero già stati informati.

«Contrariamente a quanto affermato dall’Assessore – spiegano dal comitato “Salvaguardiamo il Capirone” – gli uffici Asl non ci sono né al primo piano, né ne resto della struttura. Sono presenti, invece, nel poliambulatorio di via Volpiano, che noi proponiamo per la Casa di Comunità e che era stato indicato anche nella conferenza dei sindaci. Inoltre, attualmente non c’è posto per spostare gli ospiti che dormono nell’ala, piano terra e piano primo, data in comodato all’ASL ,come invece è stato riportato dall’assessore, cui evidentemente sono state date informazioni errate. Errori evidenti anche nella parte relativa alle comunicazioni ai famigliari degli ospiti: nessuno di noi è stato avvisato, la comunicazione è totalmente assente».

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