CUORGNE’ – Micro comuni montani, una risorsa importante (FOTO)

CUORGNE’ – L’importanza di difendere le realtà dei cosiddetti “micro comuni” montani che sono fondamentali per mantenere vive le nostre valli, ma anche la necessità di lavorare in sinergia, da diverse parti, per far sì che si investa e si potenzino i servizi, affinché questa parte di territorio inverta la rotta, evitando un ulteriore spopolamento.
Questi ed altri argomenti di pari livello saranno al centro dell’attenzione dell’iniziativa che Cgil Spi Alto Canavese, Ivrea e Caluso, Cgil Torino e Città Metropolitana hanno deciso di organizzare il prossimo 14 ottobre presso il salone comunale di Castelnuovo Nigra, grazie alla collaborazione con il comune della Valle Sacra.

La presentazione dell’evento è andata in scena nella mattinata di martedì 3 ottobre 2023, presso la sede cuorgnatese della Spi Cgil di piazza Pinelli, momento che è servito a ribadire la necessità di dialogo tra cittadini, comuni ed enti, in modo da dare il giusto peso a quelle che sono realtà che compongono una buona fetta del nostre Canavese.
A spiegare i motivi che hanno spinto ad allestire la manifestazione di metà ottobre sono stati Angelica Liotine, responsabile Cgil Alto Canavese, Elena Palumbo, segretaria della Cgil Torino, Aurelio Lucco Castello, segretario generale dello Spi Alto Canavese, Alfredo Ghella, responsabile delle sezione Spi di Ivrea e Caluso, nonché Maria Teresa Rosa e Loris Rossi, rispettivamente segretari del gruppo dell’Alto Canavese e d’Ivrea.

“L’incontro di Castelnuovo Nigra è occasione per portare al centro dell’opinione pubblica i problemi dei micro comuni – ha spiegato Lucco Castello – Serve un fronte comune di azione, mettere assieme esperienze e responsabilità per affrontare i problemi, fare fronte comune e dare vita a qualcosa di concreto”.
“Nella zona del Canavese Occidentale ben 61 comuni dei 103 complessivi sono sotto i mille abitanti – ha invece detto Liotine – ovvero la più alta concentrazione in Italia di realtà “micro”. Tra le idee che dobbiamo portare avanti, assieme a tutte la parti coinvolte, vi sono dei progetti condivisi che siano attuabili e che permettano di portare al ripopolamento, che è possibile solo se si garantiscono i servizi fondamentali”.

“Ai sindaci del territorio ed a Città Metropolitana chiediamo di parlare dell’economia del territorio – è poi intervenuta Palumbo – Se non si ha idea di tale aspetto, insieme ai servizi, non si può pensare di riportare le persone, soprattutto le giovani famiglie, in questi paesi. Bisogna operare per evitare la desertificazione del fondo valle, migliorare viabilità e trasporti, garantire scuole, asili e la copertura tecnologica che permetta di riportare la gente nelle nostre realtà di montagna”.
“I micro comuni sono quelli che permettono di tenere in piedi le nostre montagne – aggiunge Ghella – ed ora serve una politica specifica, che sia di sostegno a paesi che hanno problemi nel governarsi ed a trovare risorse per i propri progetti. Bisogna fare massa critica, se no senza trasporti e sanità rischiano di assistere ad un crollo”.