PONT CANAVESE – Non un “semplice” parroco, ma una vera e propria colonna della comunità. Don Aldo Vallero, che da poco meno di 5 decenni è guida pastorale di Pont Canavese, è senza ombra di dubbio personaggio conosciuto e ben voluto in tutto il Canavese. Domenica scorsa, 24 settembre 2023, i suoi parrocchiani hanno voluto festeggiare con lui il raggiungimento di un traguardo davvero molto importante.
In occasione della festa patronale di San Costanzo, nonché della Festa degli Anniversari di Matrimonio, è stato allestito un momento a lui dedicato, onorando il 50esimo anniversario dell’ordinazione a sacerdote, avvenuta esattamente il 29 settembre del 1973.
Un anno più tardi l’approdo a Pont, dove come anticipato è diventato sempre più punto di riferimento, religioso ma non solo, per la cittadina che sorge ai piedi delle valli Orco e Soana.
Nella mattinata di domenica, alle 10, si è svolta la Santa Messa Solenne, che è stata nell’occasione officiata dal Cardinale Arrigo Miglio. Quindi in un secondo momento è stata la volta della processione dedicata a San Costanzo Martire.
Tanti i pontesi, molte le associazioni cittadine ed i rappresentanti delle passate amministrazioni, nonché la banda del paese, che hanno voluto far sentire il proprio calore e l’affetto nei confronti di don Aldo, il quale negli anni ha, non solo svolto un ruolo pastorale importante, ma è stato capace di coinvolgere la comunità, i giovani e gli adulti, portando avanti iniziative di tutto rispetto.
Una di queste è senza dubbio “La strada della Croce”, rappresentazione sacra della Passione di Cristo, iniziata nel 1983, grazie anche all’opera dell’allora parroco Monsignor Lorenzo Patrito, e poi ripresa nel 2019.
Classe 1944, da oltre 30 anni pievano di Pont, ha trovato in Canavese quella che è diventata per lui una vera e propria famiglia. Sempre in occasione dell’evento dello scorso fine settimana, sabato 23 settembre 2023, in serata, è stata allestita una cena presso l’oratorio per festeggiare don Vallero, mentre è stata organizzata pure una raccolta fondi allo scopo di realizzare un progetto in Burkina Faso, terra dove vive Monsignor Piergiorgio Debernardi.
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