CHIVASSO – Il diciannovenne Davide Conte sale sul terzo gradino del podio europeo nella superfinale del Yamaha R7 Cup sul circuito di Aragon in Spagna. E’ un sogno che si realizza, il primo dei tanti custoditi nel cassetto del talentuoso e promettente pilota chivassese che quest’anno ha preso parte proprio al monomarca Yamaha R7, conquistando il quinto posto assoluto che gli ha aperto l’accesso alla superfinale europea in Spagna, all’interno di una vetrina prestigiosa come quella del mondiale Superbike.
Dedizione, umiltà, tenacia, perseveranza, sono solo alcuni degli aggettivi che si possono dedicare al giovane Conte che, nonostante le avversità incontrate durante questo campionato, non ha mai smesso di provarci davvero. Ha continuato a lottare, sempre, perchè lui ci ha sempre creduto, sino in fondo, ed è stato ripagato. Sentito telefonicamente mentre era impegnato nel viaggio di ritorno (anche se il più impegnato in questo caso era papà Rino, che per 2497 chilometri è stato alla guida del camper), con la voce colma di felicità, è riuscito a trasmetterci l’emozione che stava provando.
Domanda: “Allora Davide, un tuo sogno si è realizzato; hai portato a casa uno splendido risultato, come ti senti?”
Risposta: “Sono ancora incredulo. Ho fatto terzo nel campionato europeo del Yamaha R7, sono stato il primo italiano al traguardo. Devo innanzitutto ringraziare la mia famiglia: mio papà che ha guidato sino ad Aragon, ad Andreino il mio fratellino che con la lavagna ha fatto un lavoro superlativo e alla mia mamma che ci seguiva e sosteneva da casa. Io ho dato il massimo e sono felicissimo di questo bottino che mi porto a casa”.
Domanda: “Prima di parlare delle gare, com’è stato condividere la pista con tanti ragazzi di altre nazionalità, in un ambiente mondiale e vicino ai piloti della Superbike?”
Risposta: “Guarda, siamo arrivati mercoledì ad Aragon e giovedì abbiamo fatto solo attività di conoscenza con gli altri piloti provenienti dal tutto Europa al Yamaha Village. Devo davvero ringraziare tutti, dai telemetristi a tutto lo staff della Yamaha Europa che hanno fatto un lavoro fantastico. Insieme agli altri piloti abbiamo fatto i vari briefing, il giro della pista a piedi e svolto tutte attività burocratiche, le interviste in inglese. Ecco su questo c’è davvero da migliorare (ndr. ride divertito). E’ stato davvero tutto molto emozionante, essere lì per me è stato davvero un sogno”.
Domanda: “Dai, ora entriamo un pò più nel tecnico. Come sono andate le prove, la superpole e le gare?”
Risposta: “ Il venerdì abbiamo fatto il primo turno di prove libere alle 9.30 e ho voluto entrare da solo e non con il gruppo perché volevo imparare bene la pista e ho fatto subito il quarto tempo. Devo ringraziare il mio team, il Delmoracing, per il lavoro fantastico che ha fatto in un weekend difficile, perché non conoscevamo la pista. Alle 14 siamo poi entrati per la qualifica della superpole e l’abbiamo fatto con una strategia diversa. In questa pista contano molto le scie, e ho fatto un giro perfetto, prendendo quelle giuste, sono perfino arrivato di traverso sul curvone lungo. Un’emozione e una felicità unica. Ho fatto il terzo tempo ed è stato il primo momento fantastico del fine settimana.
Poi è stato tutto un crescendo, ho lavorato bene con tutti: team, telemetristi e il giorno dopo sono partito carico e fiducioso per gara 1. Lo spagnolo che partiva in pole è riuscito a scappare subito, anche per la sua esperienza e conoscenza del tracciato, e noi siamo rimasti lì per giocarci la seconda posizione. Sono stato buttato un po’ fuori, e sono finito undicesimo. Ho dovuto rimontare ed è stata tutta la gara così, ma sono riuscito a chiudere in terza posizione con lo stesso tempo del tedesco che ha fatto secondo. Sono così salito sul podio e ho fatto anche il giro veloce di gara 1.
Devo dire che con un risultato così eravamo più che fiduciosi per gara 2. Abbiamo fatto una piccola modifica che non ha funzionato, ma sono stato anche in testa per alcuni giri. E’ stata una gara davvero entusiasmante, più un incontro di pugilato che una corsa in moto (ndr. ride), ma devo dire che le ho prese ma le ho anche date. Ho chiuso quinto in volata anche se fino all’ultima curva ero in terza posizione. Con la somma dei punti, perché questo weekend era una sorta di campionato europeo, ho conquistato la terza posizione, primo tra gli italiani. Tra l’altro l’Italia è stata la seconda nazione classificata. Sono così emozionato che non ci credo ancora”.
Ora che uno dei sogni custoditi nel suo cuore è stato realizzato il pilota chivassese ha già pronti nuovi orizzonti e nuovi obiettivi da raggiungere. Quali saranno? Siamo certi che lo scopriremo molto presto.
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