VOLPIANO – Se non si può fare più nulla per la Arihant, si può, e si deve, cercare una qualche soluzione per i 71 lavoratori che, a causa della chiusura dello stabilimento, vivono una situazione di difficoltà. I primi passi di questo percorso si sono svolti a fine maggio, al grattacielo della Regione Piemonte. I successivi nei giorni scorsi, nel corso dell’incontro avuto dal Sindaco Giovanni Panichelli e dall’Assessore regionale Elena Chiorino, assieme ai rappresentanti dell’Agenzia Piemonte Lavoro, di Anpal Servizi, della Fondazione Don Mario Operti e della Pastorale del Lavoro, con gli ex dipendenti Arihant.
«Davanti ad una situazione come questa sono necessarie sostanza e tempestività. Servono atti concreti – ha commentato l’Assessore – Per questo abbiamo creato una task force che si occuperà di un progetto di ricollocazione non standard, ma studiato e strutturato ad hoc, portando avanti un dialogo costante con il mondo delle imprese per avere maggiore incroci tra domanda e offerta. Lavoriamo sulle politiche attive del lavoro in modo concreto e con un approccio pragmatico, perché siamo convinti che ai lavoratori che vivono questo momento di profonda incertezza sia necessario restituire dignità e nuove opportunità di reinserimento. La nostra attenzione non è rivolta solo al gruppo dei lavoratori, ma ad ogni singolo ex dipendente al qual vogliamo offrire un sostegno, anche psicologico, per uscire da questo momento difficile nel minor tempo possibile e con le migliori prospettive».
«In un momento di grande difficoltà come quello che ha colpito i lavoratori della Arihant voglio ringraziare la Regione Piemonte, nella persona dell’Assessore Chiorino, per essere intervenuta personalmente a Volpiano – ha aggiunto il Sindaco Panichelli – Per me e per i lavoratori la sua presenza è un segnale molto importante, in continuità con la grande disponibilità che l’assessore ha riservato a questa vicenda sin da subito. Mi auguro che i lavoratori possano trarre il massimo beneficio da questa iniziativa». Ad essere interessati saranno tutti i 71 lavoratori, licenziati dal curatore fallimentare dell’azienda per poter accedere alla Naspi. Tutti protagonisti, involontari, di una situazione rara, nella quale si sono trovati disoccupati in tempi molto rapidi e al centro di una situazione complessa, per i quali la Regione in aggiunta ai servizi standard, ha deciso di proporre un intervento di ricollocazione, propedeutico all’attivazione del Programma Gol.
Il percorso proposto sarà personalizzato, modulare e condiviso nell’ottica di valorizzare e patrimonializzare l’esperienza acquisita, ampliare le competenze e arricchire le possibilità di reinserimento lavorativo. Con il progetto, ogni lavoratore avrà come supporto più figure professionali di riferimento, che seguiranno passo passo il percorso verso la ricollocazione anche attraverso misure di upskilling e reskilling. Ciascun lavoratore potrà godere di supporto psicologico, e seguire attività per acquisire nuove competenze in linea con il mondo del lavoro che cambia. L’attività di orientamento sarà fondamentale per la valutazione e valorizzazione delle competenze già acquisite e avviare, dove necessario, percorsi di formazione qualificante per poter avere maggiori opportunità di trovare un lavoro ancora prima dell’attuazione del percorso Gol.
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