PONT CANAVESE – Sequestrati tutti gli animali e trasferita la coppia in RSA

I cani sono stati distribuiti tra i canili di Caluso e di Barbania; la coppia che li deteneva ora riceverà le cure appropriate

PONT CANAVESE – Si è conclusa la vicenda dei numerosi cani tenuti in un’abitazione a Pian Rastello a Pont Canavese con il sequestro di tutti gli animali, 44 cuccioli e un gatto, e con il trasferimento della coppia che li deteneva in una RSA.

Una vicenda quasi inspiegabilmente protrattasi per più di vent’anni. Nel corso di tutto questo tempo, grazie a ripetuti e periodici interventi, specie di intermediazione, da parte degli amministratori di sostegno dei soggetti fragili coinvolti, numerosi sono stati i cani recuperati e portati in salvo, affinché potessero trovare una migliore esistenza.

Lo scorso 29 maggio, grazie al cauto intervento della Polizia Locale che da settimane si prodigava con la massima diplomazia nei confronti dei protagonisti della vicenda, si riuscì a prelevare consensualmente e con l’ausilio di Carabinieri e Forestali, ben 18 cani, tra cuccioli e non. Fu proprio da questo episodio che si scatenò l’inizio della fine. Fu chiara la situazione di disagio sociale in cui vertevano gli occupanti dell’abitazione di Pian Rastello. I cani prelevati presentavano seri problemi di salute, oltre che evidenti patologie comportamentali, derivanti dalla scarsa igiene e dalle discutibili modalità di detenzione nei confronti di questi animali da affezione.

A seguito di alcuni decessi di questi cani si è dunque potuto procedere a segnalare la situazione alle autorità competenti. Proprio grazie a questo, infatti, si è potuti giungere, infine, all’operazione congiunta dello scorso martedì, 20 giugno 2023 quando, alle prime luci del mattino, Carabinieri, Forestali e Polizia Locale, naturalmente coadiuvati dal personale specializzato dei canili coinvolti, si sono presentati alla porta dei soggetti in questione ai fini della perquisizione dei luoghi e del definitivo sequestro di tutti gli animali rimasti ancora all’interno dell’abitazione. Nonostante alcuni attimi di tensione, l’intervento si è perfezionato nel modo migliore possibile, con il recupero e la distribuzione di tutti gli animali presso i canili di Caluso e Barbania, che ora cercano disperatamente famiglie intenzionate ad adottarli e a prendersene cura nel vero senso della parola.

Le due persone nella casa soffrono purtroppo di una patologia tanto silente quanto diffusa di “accumulatori seriali”, non di oggetti ma di cani. Ora sono stati accolti presso una RSA, dove verranno seguiti e monitorati come si conviene, in quanto è di questo che hanno bisogno: di una struttura sanitaria competente che si prenda cura di loro. Molto probabilmente non si tratta di un punto fermo ma si spera e ci si augura che amministratori di sostegno ed assistenti sociali, ora e finalmente, si prodighino per la causa, alla ricerca di una soluzione davvero definitiva di una vicenda protrattasi decisamente e vergognosamente troppo a lungo.

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