VOLPIANO – Una tappa di successo, quella che Organalia ha fatto nella chiesa della Confraternita. Ad esibirsi in “Echi dal XIX secolo”, il coro Imago Vocis, diretto dalla maestra Marcella Tessarin, e l’organista Simone Pietro Quaroni, con la collaborazione del Comune di Volpiano, dell’istituto musicale “Lessona” e dell’Unitre. In programma musiche di Giovanni Morandi, Edvard Grieg, Johannes Brahms, Felix Mendelssohn, Padre Davide da Bergamo, Camille Saint Saens, Wilhelm Peterson – Berger, Jean Sibelius, Francesco Almasio, Cirillus Kreek, Nikolay Kedrov, Polibio Fumagalli, Giorgio Federico Ghedini e William Levi Dawson.
E il successo della serata non deriva solo dalle musiche proposte, ma anche dal livello dei protagonisti del concerto. Quaroni si è diplomato e specializzato in organo, integrando la sua formazione con il diploma in clavicembalo e diversi corsi di interpretazione in Italia e in Olanda. Inoltre da anni si dedica, da autodidatta, allo studio dell’harmonium, affiancando all’attività musicale quella di restauro di organi e harmonium presso il laboratorio dell’organaro Alessandro Venchi di Pavia. Tessarin vanta un diploma in pianoforte, uno in composizione e uno in direzione d’orchestra. Ha collaborato a lungo con la casa editrice Universal/Ricordi, lavora con la compagnia di operette “Elena D’Angelo”, dirige, oltre al coro volpianese, anche il coro Edelweiss e lavora come insegnante di educazione musicale nelle scuole.
“Imago Vocis” vanta un repertorio di brani sacri e profani composti tra il XV e il XXI secolo, a cappella o con accompagnamento musicale. Negli ultimi anni si è dedicato all’organizzazione di concerti spettacolo su tematiche differenti: da “È il mio cuore il paese più straziato” in occasione del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale a “E adesso sono nel vento” per il Giorno della Memoria 2020, da “Canto anche per te” per il giorno della violenza sulle donne del 2022 a “La tragedia della talidomide”.
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