lunedì 17 Febbraio 2025
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CASELLE – Le iniziative della Commissione a favore della legalità

Giuseppe “Peppino” Impastato, Giovanni Falcone, Attilio Manca: tre figure diverse, accomunate dall’amore per la legalità, amore che è stato causa della loro morte

CASELLE – Giuseppe “Peppino” Impastato, Giovanni Falcone, Attilio Manca (urologo, ucciso dalla mafia per essersi rifiutato di operare il boss Bernardo Provenzano). Tre figure diverse, accomunate dall’amore per la legalità. Un amore che è stato la causa della loro morte per mano della criminalità organizzata.

Sono loro le figure cui la Commissione Peri Opportunità e per la Promozione della Legalità si è ispirata per le iniziative messe in campo nel mese di maggio. La prima, “100 passi verso la legalità”, è stata realizzata con la collaborazione delle classi seconde alla scuola secondaria di primo grado di Caselle: l’elaborazione di un testo argomentativo sulla base di due tracce assegnate che può essere realizzato sia in forma narrativa, sia in forma poetica. Gli elaborati devono essere consegnati il prossimo 5 giugno: quelli giudicati migliori saranno premiati nel corso dei festeggiamenti del “Settembre Casellese”. E sempre nell’ambito di questo progetto, Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ha incontrato i ragazzi delle seconde giovedì mattina, in sala “Fratelli Cervi”.

Il secondo appuntamento è in programma per il 23 maggio, anniversario dell’attentato costato la vita al giudice Falcone, alla moglie e agli agenti della scorta. La “Marcia della legalità” è rivolta a tutti gli studenti dell’Istituto Comprensivo: la camminata partirà da piazza Falcone e, attraversando via Cravero, piazza Boschiassi e via Guilbert, raggiungerà il Prato Fiera. Ogni classe partecipante potrà preparare un lenzuolo bianco con sopra scritti “8 buoni motivi per combattere la mafia”. Martedì 26 maggio, infine, alle 20.45, al Prato Fiera, vicino al monumento dedicato al contrasto alla mafia, si terrà un incontro pubblico, organizzato con la collaborazione dell’Associazione Calabrese, alla presenza di Gianluca Manca, fratello del dottor Attilio.

«Maggio è un mese molto importante per le iniziative della Commissione – spiega la presidente Chiara Mingrone – Iniziative che possono essere riassunte in due parole: memoria e progressismo. Il nostro focus è quello di riflettere sul passato per creare un ambiente più consapevole ed accogliente. Per questo abbiamo deciso di proporre delle iniziative che coinvolgano la popolazione casellese nel suo insieme: dai ragazzi delle scuole medie alle famiglie. Ci auguriamo un’ampia partecipazione ma, soprattutto, di far sì che le iniziative proposte facciano germogliare nella coscienza dei partecipanti un’idea più consapevole sul mondo in continua evoluzione in cui viviamo». «È ancora molto, troppo importante parlare di mafia: probabilmente oggi più di ieri – aggiunge la vice presidente Angela Grimaldi – È importante farlo con le nuove generazioni lontane dal periodo stragista, ma vicine ad una forma più insidiosa di mafia infiltrata nell’economia pubblica e privata con la complicità di alcuni professionisti, e presente dove vi sono interessi economici, turismo, gioco d’azzardo, insediata in alcuni ambiti politici.

La “mafia ha studiato”. Fare cultura fra i giovani è un’arma potente. Fare memoria è lasciare testimonianza e conoscenza, diffondere notizie dei fatti avvenuti, avere il coraggio di ribellarsi: non restare soli è fondamentale. Peppino Impastato diceva “Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda. Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi, prima di abituarci alle loro facce, prima di non accorgerci più di niente”. Lo urlava alla radio e sotto il balcone di Tano Badalamenti: il boss di Cinisi che ordinò la sua morte. Non dobbiamo correre il rischio di chiudere gli occhi e di non accorgerci più di niente».

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