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RIVAROLO CANAVESE – Intitolata a Giuseppe Ponchia l’allea di corso Indipendenza (FOTO E VIDEO)

Figura di grande rilievo per la città e il territorio, fu Sindaco dal 1970 al 1975

RIVAROLO CANAVESE – È stata intitolata al Cavalier Giuseppe Ponchia, questa mattina, domenica 7 maggio 2023, l’allea di corso Indipendenza. Giuseppe Ponchia, figura di spicco e grande rilievo per la città e il territorio, fu Sindaco di Rivarolo Canavese dal 1970 al 1975.

Giuseppe Ponchia, proprio ieri, 6 maggio, avrebbe compiuto 100 anni (nacque infatti nel 1923). Originario di Trino Vercellese, fu allievo dell’istituto “Quintino Sella” di Torino, dove si diplomò in ragioneria. A Rivarolo svolse tutta la sua intensa attività professionale e politica: da addetto all’ufficio commerciale e vendite della Salp, la conceria della famiglia Cuccodoro, diede vita a un centro di addestramento professionale che annualmente preparava 300 allievi. Per circa un anno, dopo la Liberazione, fu segretario della Camera del Lavoro di Rivarolo; in precedenza aveva animato il circolo Acli. Per i suoi meriti nel campo dell’istruzione professionale, l’Unione industriale  e l’Amma di Torino gli conferirono il premio “Conte Gian Carlo Camerana”. Segretario della sezione DC rivarolese dal 1952 al 1956, entrò nella segreteria provinciale democristiana occupandosi sempre  di scuola e istruzione professionale. Nelle elezioni amministrative del 1960  venne eletto consigliere provinciale con 18 mila voti su 33 mila elettori. Assessore al bilancio e vicesindaco di Rivarolo, nel 1970 fu eletto sindaco, incarico che svolse per cinque anni, mantenendo le deleghe al bilancio e al lavoro. Grande appassionato di musica, nel 1972 fondò la Corale Rivarolese, oggi Coro Polifonico Città di Rivarolo. Si spense il  26 maggio del 2007, all’età di 84 anni.

Il “ritratto” di Giuseppe Ponchia è stato delineato durante la cerimonia di inaugurazione. Ad aprirla il Sindaco Alberto Rostagno, che ha ricordato come il nome del Cav. Ponchia venisse spesso pronunciato in casa sua da suo padre, seguito da Edoardo Gaetano, ex Sindaco, che ha fornito un quadro politico/amministrativo di Ponchia. Martino Zucco Chinà ha invece parlato di lui quale fondatore della Scuola Professionale Don Bosco: “Non alzava mai la voce, non l’ho mai visto imprecare contro alcuno.” Un uomo dalla leadership forte, che sapeva valorizzare le competenze di ciascuno. “Sarebbe il caso di dedicargli una pubblicazione, magari una tesi di laurea. Sono disponibile ad aiutare il giovane studente che vorrà farlo”. Idea subito ben accolta dal Sindaco Rostagno.

L’ultima persona a prendere la parola è stata la figlia Sandra Ponchia, Consigliere Comunale di opposizione, che ha delineato un profilo di Giuseppe Ponchia come padre.
“Era sempre presente. Ha sempre dedicato del tempo alla famiglia e sempre pensato a noi. Aveva una routine ben precisa durante la giornata. Si alzava alle sei e dopo colazione saliva in ufficio per buttare giù delle idee per la giornata. Quindi andava a Messa, tutti i giorni, poi si recava alla Scuola e in Officina. Dopo pranzo un riposino e poi ricominciava con la visita alla Scuola. La sera si dedicava al Comune. Purtroppo fu colpito da Alzheimer. Al ritorno dopo l’operazione di bypass coronarico, non era più lo stesso. Aveva abbandonato i suoi foglietti dove tracciava promemoria e idee, e non entrava nemmeno più in ufficio. L’unica cosa che continuava a fare era andare a Messa.”

Commossa ed emozionata, Sandra Ponchia ha delineato il ritratto del padre, preciso e rigoroso, ma dedito alla famiglia, la quale ha sempre avuto la precedenza a tutti i suoi impegni, ovvero alle sue passioni.

Un uomo sociale sempre a disposizione dei cittadini. Una grande figura che resterà per sempre nel cuore dei rivarolesi e dei canavesani.

Dopo lo scoprimento delle due targhe, il corteo si è spostato nel cortile di Palazzo Pistono, per assistere ad una breve esibizione del Coro Polifonico Città di Rivarolo, il cui Presidente è Gianfranco Ponchia, altro figlio del Cavaliere. Giuseppe Ponchia fondò la Corale rivarolese per tenere vivi i canti sacri, e la musica fece parte di un percorso significativo nella sua vita.

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