RIVAROLO CANAVESE – “Il fine vita e la libertà di decidere”: è questo il titolo del dibattito pubblico che si svolgerà sabato 6 maggio alle ore 17.00 nella sala Lux di Rivarolo Canavese, in via Trieste 43, organizzato dal Rotary Cuorgnè e Canavese.
La Costituzione Italiana riconosce che nessuno può essere obbligato ad alcun trattamento sanitario contro la propria volontà in quanto la libertà personale è inviolabile e su questo argomento il Parlamento italiano ha approvato la legge n. 2019 del 2017.
Questa Legge interessa tutti noi, nessuno escluso, perché riguarda tre elementi chiave della vita umana: il dolore, la malattia e la morte. Purtroppo pochi Italiani ne sono a conoscenza e hanno depositato il proprio testamento biologico, ovvero le dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT), quelle volontà che ci permettono oggi di chiedere come liberamente vogliamo essere accompagnati alla morte.
Al dibattito parteciperanno magistrati, medici e sacerdoti, profondi conoscitori dell’argomento e fornirà elementi per rispondere al quesito se è davvero tutelare la vita e la dignità dell’essere umano, prolungando un’esistenza solo dal punto di vista biologico e a mezzo di terapie artificiali. L’incontro è rivolto a tutta la popolazione, ai meno giovani ma anche ai giovani che spesso per incidenti imprevedibili si trovano improvvisamente di fronte a questa scelta.
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