SAN BENIGNO – Da lunedì 17 aprile anche San Benigno ha la sua macchina mangia plastica, come comunemente sono chiamati i dispositivi del consorzio Coripet deputati a raccogliere e trattare le bottiglie di plastica affinché possano essere riciclate, trasformate e reintrodotte sul mercato. Il dispositivo è stato collocato in via Sebastiano Bianco, in prossimità del parcheggio del supermercato Borello. Che avrà un ruolo di primo piano in questo progetto: non solo perché l’attività commerciale si è fatta carico del costo dell’energia elettrica necessaria a far funzionare l’apparecchio, ma anche perché grazie alla sua collaborazione coloro che differenzieranno la plastica in questo modo potranno contare su vantaggi di natura economica.
Come funziona l’apparecchio? Più facile a farsi che a dirsi. Gli utenti devono scaricare sul proprio cellulare l’apposita app, e registrarsi. Le bottiglie da smaltire devono essere provviste dell’apposita etichetta, affinché i sensori possano leggere il codice a barre (e, se il tipo di plastica non sarà tra quelli riconosciuti dalla macchina, il meccanismo si bloccherà evitando che la bottiglia sia conferita) e inserite senza essere state schiacciate, senza tappo o comunque il con tappo allentato. La macchina provvederà a comprimerla: Seta passerà settimanalmente a recuperare il materiale conferito, che sarà portato in un apposito stabilimento, triturato e successivamente trasformate in nuove bottiglie.
Ogni bottiglia conferita darà diritto ad un punto: «E ogni 250 punti sarà possibile avere uno sconto di 5 euro facendo la spesa al supermercato – ha commentato il Sindaco, Alberto Graffino – E mi auguro che anche altre attività commerciali del territorio possano farsi avanti in questo senso». Al taglio del nastro, oltre al titolare dell’esercizio commerciale, era presente una rappresentanza delle scuole cittadine guidata dalla Dirigente Cosetta Borelli, i rappresentanti di Seta, Bacino e Coripet, e l’Amministrazione comunale, con il Sindaco Alberto Graffino e il Consigliere Massimo Revello, che ha seguito e portato a termine l’operazione “Coripet”: «Quello dell’ambiente è un tema che mi è sempre stato molto caro: per questo ho ritenuto importante portare anche a San Benigno questa macchina: noi abbiamo fatto la nostra parte, ora tocca ai sanbenignesi e in particolare modo ai ragazzi». In occasione del taglio del nastro è stato presentato dai vertici Seta anche un secondo progetto, “Give book a chance”, incentrato sui libri che, invece di diventare carta da macero, saranno rimessi in circolo potendo contare su una seconda vita.
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