CASELLE – Il tema era di quelli caldi: lo spostamento della scuola Collodi. La vigilia dell’incontro promosso dalla lista “Progetto Caselle 2027” su questo tema se possibile era stato incandescente. Il dibattito, al contrario di quanto molti pensava, o forse auspicavano, è stato invece all’insegna della moderazione e del dialogo. Questo per quanto riguarda gli interventi dei casellesi, perché sul darsele di santa ragione, a parole ovviamente, Endrio Milano da una parte, e il Sindaco Giuseppe Marsaglia dall’altra, non si sono certo risparmiati. Il succo della conversazione, che partendo dallo spostamento della scuola e dalla ventilata, temuta, conseguente desertificazione del centro cittadino ha poi toccato altri temi che riguardano viabilità e vivibilità del cuore di Caselle, ha dato risposte che hanno soddisfatto la quasi totalità dei presenti.
E quindi: la scuola si sposterà, così come era nell’aria da anni. In quell’edificio arriveranno servizi, uffici e, tramite un accordo che si sta perfezionando con il Ciss, gli sportelli dei servizi socio assistenziali e i medici di famiglia, con i primi ingressi già previsti per fine anno: «In pratica transiteranno in quell’edificio più persone di quante ne passino ora. Ricordiamo che al momento l’afflusso maggiore si registra negli orari di entrata e uscita degli alunni, ma per il resto della giornata il passaggio è piuttosto limitato» ha sottolineato Marsaglia. Previsti lavori alla “Rodari” sia per risistemare l’esistente, sia per mettere a posto il terzo piano destinato ad ospitare i ragazzi in arrivo dalla “Collodi”, con tanto di percorsi Pedibus e fermate aggiuntive, in centro, dello scuolabus per agevolare l’accesso al nuovo edificio. Di isole pedonali in centro neppure a parlarne («A meno che non siano i commercianti a richiederle», ha ribadito il primo cittadino). Situazione parcheggi: l’incarico di valutare il sistema viario, e quindi di individuare le zone in cui ricavare nuovi posti auto, sarà affidato ad un professionista esperto di queste tematiche. In arrivo anche spazi per il co working e aule studio, ricavate nei locali della vecchia stazione.
Soluzioni che non collimano con le visioni per il futuro della città portate avanti da Milano: «Progetti vecchi, superati. Il futuro va in un’altra direzione. Tra aeroporto con voli low coast e nuovo sistema ferroviario, la nostra vocazione deve essere turistica ma anche pronta ad assorbire coloro che, lavorando a Torino – che in futuro sarà raggiungibile in pochissimo tempo – scelgono di vivere fuori dalla grande città». E non collima neppure la visione sul modo di amministrare: «Da tempo chiediamo che il Consiglio comunale possa diventare un luogo di dibattito e confronto». Richieste destinata a rimanere inevase. Perché la posizione di Marsaglia è stata quanto mai chiara: «Già in campagna elettorale c’erano stati attacchi nei confronti della mia persona e della mia lista. Poi, all’indomani delle elezioni, è stato avanzato un ricorso contenente affermazioni vergognose. E io non ho intenzione di sedermi allo stesso tavolo con chi ha sottoscritto quelle cose».
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