VOLPIANO – Dopo piazza Italia, piazza XXV Aprile. Dopo quella del mercato, anche una seconda piazza finisce al centro delle discussioni del Consiglio comunale. A sollevare la questione, un’interrogazione presentata dai gruppi “Cambiamo Volpiano” e “Gente di Volpiano” con la quale si evidenziano numerosi aspetti o, per dirla alla Maggisano, numerosi problemi. A partire dagli elementi di arredo già definiti in passato dal Consigliere Monica Camoletto “di cattivo gusto e esteticamente discutibili”, per arrivare ai dissuasori (“esteticamente deprecabili”) e alle panchine (“rovinate e scheggiate, e distribuite come se qualcuno avesse lanciato una manciata di Lego sul pavimento”).
«E bisogna aggiungere che questa piazza, inaugurata a fine 2019, ha già creato non pochi grattacapi al Comune – ha ribadito laCcapogruppo di “Cambiamo Volpiano”, Antonietta Maggisano – Nel marzo dell’anno successivo, un avvocato ha protocollato in Comune una lettera, a nome di alcuni cittadini di Volpiano, chiedendo un risarcimento per danni avvenuti, a detta dei suoi assistiti, a causa di un dissuasore di parcheggio e di alcuni arredi installati su quella piazza. Sono stati tanti, del resto, coloro che sono andati ripetutamente a sbattere contro quel palo che rendeva difficili le manovre. La vicenda si è conclusa con la richiesta di 5mila euro: una proposta che il Comune ha accolto dal momento che, per citare la delibera, l’accordo costituisce un’occasione importante di risparmio per l’Ente». E senza dimenticare la piastra che raffigura lo stemma del Comune: «…attorniato da antiestetiche transenne», ha aggiunto.
Per il Sindaco, Gianni Panichelli: «La prima cosa da dire è che è triste dover mettere dei paletti per evitare che qualcuno parcheggi dove non può farlo. Per quanto riguarda l’arredo urbano, è stato scelto anni addietro, quando ci sono stati i primi interventi nel centro storico: gli interventi, poi, sono proseguiti, interessando altre zone, e si è mantenuta la linea adottata. Fermo restando il fatto che molte cose sono soggettive, per cui quello che può essere bello per qualcuno non lo è per altri, e viceversa». E per quanto riguarda lo stemma del Comune? «È fatto di un materiale che lo rende scivoloso, e quindi potenzialmente pericoloso per i pedoni – ha aggiunto il primo cittadino – Per questo, al momento, è stato transennato. Ma, di concerto con gli uffici, si cercherà il modo di renderlo meno scivoloso, e quindi sarà possibile rimuovere le transenne».
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