CUORGNE’ – Si è tenuta oggi pomeriggio, lunedì 3 aprile, presso la Ex Chiesa della Trinità di Cuorgnè, la presentazione del bando “Scelta sociale – Buono per la domiciliarità” da parte dell’Assessore regionale alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone. All’iniziativa, organizzata dall’amministrazione cuorgnatese guidata dal primo cittadino Giovanna Cresto, ha preso parte anche la Dott.ssa Nicoletta Bellin del CISS 38, la Dott.ssa Ornella Vota Direttrice del distretto Asl TO4 ed, in chiusura, il Direttore generale dell’Asl Stefano Scarpetta, oltre ad alcuni, seppur non numerosi, amministratori della zona omogenea.
L’Assessore Marrone ha precisato l’importanza di questo contributo della Regione Piemonte che prevede un voucher di 600 euro mensili destinati ad anziani e disabili non autosufficienti. “Si tratta di una volontà di cambiamento che la nostra regione ha deciso di mettere in atto con la volontà di mettere al centro le persone, insieme alla famiglia, andando a sostenere quelle che sono le loro necessità. Si tratta di 90 miliardi di fondi europei, del FSE, di cui la metà sono destinati alla domiciliarità ed altrettanti alle RSA, che si aggiungono a quelli a bilancio regionale. Questa misura interessa coloro che attualmente non percepiscono alcun tipo di contribuzione pubblica a sostegno di questi servizi, come le strutture RSA accreditate, ma non coperti da convenzione o le famiglie che hanno a carico disabili gravi e li assistono tra le mure domestiche. Il dovere della politica è quello di stare al loro fianco in un momento economico così grave” ha spiegato Marrone.
Il voucher ammonta a 600 euro mensili e può utilizzato come “Buono Domiciliarità – Assistenza familiare”, spendibile per l’acquisto di servizi di assistenza familiare in favore di persone non autosufficienti residenti in Piemonte e in situazione di fragilità economica e sociale, erogati da assistenti familiari che possono essere: assunti con contratto di lavoro subordinato dal destinatario del Buono o da un suo familiare, tutore, curatore o amministratore di sostegno; liberi professionisti incaricati dal destinatario del Buono o da un suo familiare, tutore, curatore o amministratore di sostegno; assunti e messi a disposizione del destinatario del Buono da parte di cooperative sociali, agenzie di somministrazione di lavoro o altri soggetti giuridici prestatori di servizi di assistenza domiciliare, con cui il destinatario del Buono o un suo familiare, tutore, curatore o amministratore di sostegno abbia stipulato opportuni contratti di prestazione di servizio. Il Buono ha una durata massima di 24 mensilità, rinnovabili in caso di disponibilità di risorse economiche ulteriori.
Il secondo voucher, “Buono Domiciliarità – Assistenza educativa professionale”, prevede che il contributo mensile possa essere spendibile per l’acquisto di servizi/prestazioni di assistenza educativa professionale in favore di persone minori d’età con disabilità e non autosufficienti, residenti in Piemonte e in situazione di fragilità economica e sociale, erogati da educatori professionali. Essi devono essere: liberi professionisti incaricati da un familiare del destinatario o dal suo tutore; assunti e messi a disposizione del destinatario del Buono da parte di cooperative sociali, agenzie di somministrazione di lavoro o altri soggetti giuridici prestatori di servizi di assistenza educativa professionale, con cui un familiare o tutore del destinatario abbia stipulato opportuni contratti di prestazione di servizio. Anche in questo caso il Buono ha una durata massima di 24 mensilità, rinnovabili in caso di disponibilità di risorse economiche ulteriori. Il “Buono Domiciliarità – Assistenza educativa professionale” si rivolge ai soli destinatari con disabilità minori d’età al momento della presentazione della domanda di assegnazione del Buono ed è alternativo e non cumulativo rispetto al “Buono Domiciliarità – Assistenza familiare”.
Importanti sono i requisiti economici per presentare la domanda: è necessario, infatti, possedere un Isee sociosanitario non superiore a 50 mila euro o a 65 mila in caso di disabile minorenne. Fondamentale anche la priorità per punteggio sociale secondo quelle che sono le valutazioni delle unità socio-sanitarie competenti U.V.G e U.M.V.G. Ad oggi le domande pervenute hanno superato il migliaio, solo per quanto riguarda il CISS 38, ed un centinaio sono in attesa di ricevere risposta. Per ricevere maggiori informazioni è possibile visitare il sito: www.sceltasociale.it.
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