CASELLE – Cambia volto, almeno in parte, il Consiglio comunale. È cambiato il segretario comunale: alla dottoressa Diana Vernau è subentrato infatti il dottor Pierantonio Di Monte (che ha incassato gli auguri bipartisan di buon lavoro) al suo esordio nel parlamentino nella seduta di mercoledì. Cambia il volto del presidente del Consiglio: al posto del dimissionario, per motivi di salute, Giovanni Isabella è stato eletto il capogruppo di maggioranza Salvatore Messina. E cambiano anche due dei consiglieri di maggioranza: Alessandro Savastano fa il suo esordio tra i banchi del Consiglio subentrando ad Isabella, mentre Luigi Martello prende il posto della dimissionaria (per intervenute problematiche famigliari) Antonella Cardascia (subentrata a sua volta al dimissionario Franco Zaccone), celebrando la sua prima volta da consigliere con il suo compleanno.
«Per quanto mi riguarda posso riassumere il mio stato stato d’animo con tre termini – ha commentato il consigliere di “Caselle per tutti” Luca Baracco – Innanzitutto dispiaciuto, perché quando qualcuno lascia il ruolo che gli è stato assegnato dagli elettori è una perdita per la collettività. Un ringraziamento a chi ha lasciato per il lavoro svolto sin qui, e un saluto particolare a Isabella, con il quale ho avuto modo di lavorare a lungo nelle sue vesti di Presidente del Consiglio, assessore e vicesindaco. Mi auguro possa superare presto le sue difficoltà. Conoscendolo, posso immaginare quanto sia stata sofferta la sua decisione. E poi preoccupato. Tre dimissioni nel giro di pochi mesi denotano la fragilità di questa maggioranza, e lasciano immaginare un malessere interno. Sono certo che queste affermazioni saranno rigettato dalla maggioranza stessa, e lo capisco: io nelle loro condizioni farei lo stesso. Ma questo è comunque quello che traspare. E infine incuriosito. Chi deve lasciare il suo posto in Consiglio, in genere lo fa concordandolo con il resto del suo gruppo, posto che tutto avvenga nella massima cordialità, scegliendo i tempi dovuti in modo da non dover convocare un Consiglio ad hoc, o non dover fare delle modifiche in corsa, inserendo delle integrazioni all’ordine del giorno del Consiglio, come avvenuto in questo caso. Il che lascia intuire che qualche problema ci sia stato».
Anche l’elezione del presidente del Consiglio ha provocato qualche discussione. “Caselle per tutti” non ha partecipato al voto, come già aveva fatto in occasione dell’elezione di Isabella, non ritenendo quella figura necessaria ad una realtà come quella di Caselle, mentre “Progetto Caselle 2027” e “Caselle futura” hanno sostenuto la candidatura di Andrea Fontana (che ha diretto la prima parte dei lavori in quanto vice presidente dell’assemblea): «Il presidente dovrebbe essere una figura di garanzia per tutti, specialmente per le opposizioni – ha evidenziato Milano – E nominare in quella carica il capogruppo di maggioranza non è un bel segnale». «Sarò il presidente di tutti – ha poi commentato il neo presidente Messina al momento del suo insediamento – Anzi, guarderò con più attenzione le opposizioni, dal momento che la maggioranza ha dalla sua la forza dei numeri». Parole che, per dirla alla Baracco, sarebbero state disattese pochi minuti dopo, nel corso dei lavori.
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